Federalismo, Confedilizia: per la cedolare secca sugli affitti convenienza diversa in relazione al tipo di contratto
Contratti liberi convenienti sopra i 15.000 euro di reddito
Contratti agevolati convenienti sopra i 28.000 euro di reddito
La Confedilizia – in relazione al nuovo testo dello schema di decreto legislativo in materia di federalismo municipale – fa rilevare che l’ultima versione della cedolare secca sugli affitti (regime – si ricorda – opzionale) ha un diverso livello di convenienza a seconda del tipo di contratto di locazione che si applichi.
In caso di contratti liberi, infatti, per i quali l’aliquota della cedolare viene prevista al 21%, la scelta della cedolare secca si rivela conveniente a partire dai redditi superiori a 15.000 euro annui.
In caso di contratti agevolati (i cosiddetti contratti ”concordati”), invece, per i quali l’aliquota della cedolare viene prevista al 19%, l’opzione per la cedolare secca inizia a essere conveniente per i proprietari con reddito superiore a 28.000 euro annui.
La Confedilizia segnala inoltre che il nuovo testo (terza versione) del decreto prevede che la cedolare secca assorba sin dal 2011 l’imposta di registro sia per i contratti agevolati sia per gli altri contratti. Nel primo testo, l’assorbimento per gli altri contratti era differito al 2014, nel secondo testo al 2012.