Il mercato immobiliare di Catania secondo Nomisma, trend diversi nei vari settori
Nel corso del secondo semestre 2010 il mercato immobiliare catanese ha mostrato andamenti differenti a seconda dei segmenti considerati
Per quanto riguarda il mercato della compravendita tutti i comparti (fatta eccezione per i capannoni industriali) hanno mostrato un andamento pressoché stazionario dei prezzi. Nonostante tale andamento, migliorato rispetto alla prima parte dell’anno, la domanda manifesta ancora segni di debolezza soprattutto per il comparto direzionale e commerciale e, conseguentemente, l’attività transattiva risulta in affanno rispetto al primo semestre dell’anno
La debolezza della domanda contribuisce a far allungare le tempistiche di vendita soprattutto per gli uffici. I divari medi tra prezzo richiesto e prezzo effettivo tendono, per tutti i comparti, a diminuire nel corso dell’ultimo semestre, avendo comunque toccato quote record. In particolare per le abitazioni si osserva una flessione maggiore dovuta al riequilibrio tra domanda ed offerta intervenuto nell’ultimo anno.
All’interno del mercato locativo la situazione risulta, in parte, differente: se i canoni delle abitazioni mostrano una lieve crescita, quelli relativi ad uffici e negozi registrano una flessione marcata e superiore alla media delle 13 aree monitorate, conseguenza di una domanda in calo e un’offerta in aumento per i due comparti citati.
All’interno del mercato locativo residenziale, invece, la situazione risulta leggermente migliore: la domanda di abitazioni rimane stabile a fronte di un’offerta in crescita. I tempi medi di locazione relativi a tale mercato risentono di simili comportamenti e si contraggono mentre per gli altri comparti cittadini si osserva un allungamento delle tempistiche, in particolare, per gli uffici.
La redditività media lorda da locazione risente dell’andamento dicotomico dei prezzi e dei canoni che ha caratterizzato alcuni comparti nel corso del secondo semestre del 2010. Pertanto, mentre da una parte i rendimenti medi delle abitazioni rimangono invariati, quelli relativi ad uffici e negozi flettono, ma si mantengono ancora al di sopra delle rispettive medie campionarie. Solo per i capannoni industriali si osserva un aumento della redditività.
Le previsioni per il primo semestre del 2011 risultano positive per quanto concerne il numero di contratti di compravendita e di locazione di abitazioni. Per gli altri comparti ci si attende un’ulteriore fase di stabilità. Gli operatori, inoltre, indicano che potrebbe manifestarsi una nuova flessione dei prezzi all’interno dei comparti residenziale e direzionale mentre per i restanti mercati la situazione non dovrebbe mutare.
I canoni delle abitazioni, al contrario, potrebbero crescere ulteriormente nella prima parte dell’anno prossimo e anche per i restanti comparti la situazione dovrebbe migliorare e tendere alla stabilità in seguito alla fase negativa relativa a tutto il 2010.