Mercato immobiliare fine 2010, a Milano e a Roma il mattone rialza la testa
Tendenza rialzista a Milano (5,8%) e Roma (4,5%), mentre Torino frena (-4,5%). Mercato in ripresa, il calo dei prezzi interessa la fascia medio-bassa, il 2011 sarà all’insegna della stabilizzazione
Per due delle tre principali piazze immobiliari italiane il 2010 si chiude all’insegna del recupero deciso dei quotazioni. è quanto emerge dal rapporto annuale sui prezzi delle case di seconda mano di idealista.it
Milano (5,8%; 4.055 euro/m²) e Roma (4,5%; 4.569 euro/m²) si segnalano per i prezzi in continua ascesa confermandosi mercati molto dinamici nonostante la crisi. Soffre la difficile congiuntura economica Torino (-4,5%; 2.187 euro/m²) dove la situazione ristagna per un’alta percentuale di immobili di fascia medio-bassa ancora non assorbiti dal mercato, ma le sofferenze di questo segmento accomunano tutte le città dell’analisi di idealista.it
MILANO
A Milano le zone che salgono e le zone che scendono si suddividono equamente. Ma l’incremento generale dei prezzi è trascinato dal rimbalzo a due cifre di Garibaldi-Porta Venezia (10,9%; 5.902 euro/m²) area direttamente interessata dagli interventi urbanistici per Expo 2015 e i proprietari sembrano non avere abbassato le loro pretese in Fiera-De Angeli (6,2%; 5.013 euro/m²), Famagosta-Barona (4,1%; 3.184 euro/m²) e Forlanini (3,8%; 3.448 euro/m²).
Soffrono invece i quartieri dell’estrema periferia milanese: Vigentino-Chiaravalle (-3,2%; 3.222 euro/m²), Baggio (-2,8%, 2.679 euro/m²), Lorenteggio-Bande nere (-2%; 3.356 euro/m²). Negli altri casi si tratta solo di lievi correzioni a ribasso. Il Centro Storico, con 8.227 euro/m² è il quartiere più caro della città. Vialba-Gallaratese il più economico con 2.464 euro/m² e un ulteriore ribasso del 2,4% quest’anno.
ROMA
Nella capitale saldo annuale negativo per soli due quartieri, Monte Sacro (-6,2%; 4.274 euro/m²) e Aurelio (-1,9%; 4.308 euro/m²). Su tutti gli altri, a partire dal centro. Il quartiere Parioli è ambitissimo e così le richieste dei proprietari sono lievitate segnando un incremento del 19,4% (7.105 euro/m2) dovuto anche a un’ampia offerta di immobili di prestigio. Cresce a due cifre anche il Centro Storico (12,1%; 7.382 euro/m2), mentre Prati (3,1%; 6.430 euro/m2), con una crescita più contenuta, è terzo nella graduatoria dei quartieri alti di Roma.
Tra le migliori performance dell’anno anche quelle di Appia Antica (8,9%; 4.711 euro/m2), Cassia-Flaminia (8,5%; 4.662 euro/m²), Monte Mario (7,7%; 4.217 euro/m²), Ostia (7,7%; 3.421 euro/m2), Appio Latino (5,8%; 5.093 euro/m2), Monte Verde (5,7%; 4.422 euro/m²), l’Eur (5,4%; 4.506 euro/m²) e Roma Est autostrade (4,9%; 2.808 euro/m²), tutti con incrementi al di sopra della media cittadina. In crescita, anche se meno accentuata, tutti gli altri quartieri della capitale
TORINO
Torino invece non vola (-4,5%; 2.187 euro/m²), anzi sperimenta cali generalizzati delle quotazioni a partire dal crollo dei prezzi di San Paolo-San Donato (-16,4%; 1.943 euro/m²). Proprio San Donato risente degli imponenti lavori di trasformazione dell’area e di numerose nuove costruzioni che hanno determinato il raffreddamento del mercato degli immobili di seconda mano di fascia bassa.
Comunque il calo dei prezzi ha toccato quasi tutti i quartieri, da Aurora-Rebaudengo (-8,6%; 1.626 euro/m2) a Santa Rita-Lingotto-Mirafiori (-7,3%; 2.054 euro/m²), fino alle aree periferiche di Borgo Vittoria-Vallette (-3,9%; 1.867 euro/m²), la zona più economica della città.
In controtendenza le zone centrali cresciute a ritmi vertiginosi nell’ultimo anno con un incremento dell’8,9% che fissa il prezzi degli immobili a 3.147 euro/m². Segno che gli immobili di valore continuano ad avere un mercato.
Per Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista.it ”si prevede un anno non semplice per il settore immobiliare a causa dell’elevato tasso di disoccupazione e della stretta creditizia. I prezzi di listino, calati solo in alcune zone delle grandi città non saranno sufficienti a dare un impulso decisivo alla ripresa della domanda. Pertanto si teme un altro anno con compravendite a rilento, lunga durata delle trattative, margini di negoziabilità in crescita, anche se dipendenti dalle caratteristiche e dalla posizione degli immobili. Infine i mutui, con tassi che si prevedono vantaggiosi per gli acquirenti anche nel 2011, pur registrando una ripresa, copriranno importi sempre inferiori”.
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