L’amministratore fugge con la cassa, piena. Ma di quanto? Tanto
Prime sommarie stime sulla dimensione effettiva del danno subito dalle famiglie milanesi coinvolte dall’amministratore in fuga
Dalle prime informali assemblee di alcuni degli stabili coinvolti comincia a delinearsi il quadro reale dei danni subiti. Un primo esempio è il condominio di via Varese 4 a Milano. Gli ammanchi riguardano tutte le voci di spesa ordinaria. Quindi la gestione quotidiana ed essenziale per la vita del condominio: acqua e riscaldamento.
È sparita la giacenza del TFR per il portinaio e complessivamente l’ammanco supererebbe i 120mila euro. I fornitori lamentano notevoli arretrati sui pagamenti. Lo stesso scenario si sta profilando per un altro condominio, quello di via Coni Zugna, nel quale si sta iniziando da qualche ora a valutare i danni.
Dallo sfondo di questa vera e propria Caporetto dell’amministrazione condominiale si stagliano due elementi sul quale far riflettere i cittadini:
1. l’impossibilità palese di continuare la gestione condominiale con le attuali normative. Generano un contenzioso enorme dai costi incalcolabili per la giustizia senza per altro garantire trasparenza ed efficienza. Normative che risalgono per lo più agli anni 40 del secolo scorso.
2. la scarsa vigilanza e l’ancor più inspiegabile fiducia riposta da migliaia di famiglie in soggetti la cui probità è tutta da dimostrare e sui quali i condomini riversano un affido davvero inspiegabile. Che nel pieno centro di Milano si possa arrivare a tanto indica una disaffezione alla cura dei propri interessi comuni davvero inquietante. Se i cittadini milanesi non riescono neppure a controllare il cortile di casa propria, come potranno mai controllare quello dell‘amministrazione pubblica?
Queste due questioni sono al centro dell’azione di ASSOCOND CONAFI: modificare il condominio nelle sue regole e sensibilizzare i cittadini ad avere cura della propria casa e della sua gestione, primo passo per l’estendersi di quel senso civico di cui la nostra città, come tutte le metropoli, ha bisogno.
Per informazioni sulla situazione in continua evoluzione potete telefonare a:
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