Il web si mobilita per la proroga del 55%

”Un provvedimento che ha reso possibili interventi, spesso molto onerosi, di riqualificazione energetica, contribuendo così non solo a evitare tonnellate su tonnellate di emissioni nocive in atmosfera, ma anche a far risparmiare al nostro Paese complessivamente circa 4500GW di energia

I promotori sintetizzano così significato e risvolti delle agevolazioni fiscali del 55% assicurate agli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici, nate con la finanziaria 2007 e prorogate con quella del 2008 fino a tutto il 2010. Rivolgono anche un appello corale al neo-ministro dello Sviluppo Economico Romani per prolungarle e magari farle diventare strutturali.

Sono 55 i blogger promotori della campagna www.cinquantapercento.it, cui si sono prontamente aggiunti 350 cittadini che hanno sottoscritto l’iniziativa rilanciandola su altri blog e siti. È nato così un vero e proprio ”movimento web” realizzato dai molti italiani che credono che tali incentivi siano la dimostrazione di come non sia necessario cementificare ulteriormente il territorio per far crescere il settore edilizio.

Infatti, grazie alle agevolazioni fiscali, in questi ultimi difficili anni le aziende più all’avanguardia e più dinamiche e gli artigiani e installatori più flessibili, hanno saputo costruirsi un intero settore, che ha prodotto, un risparmio di oltre 4500GW sulla bolletta energetica italiana e un ritorno al Sistema Paese di quattro miliardi di euro (al netto delle agevolazioni).

Gli incentivi hanno favorito lo sviluppo in questi anni del settore dell‘efficienza energetica: gli interventi su finestre, caldaie, pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti hanno reso possibile alle aziende più innovative e dinamiche del settore dell’edilizia di continuare a lavorare e crescere anche in questo momento di crisi. Secondo UNCSAAL (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Acciaio Alluminio e Leghe), senza la conferma del 55%, nel prossimo anno, il solo comparto dei serramenti si ridimensionerebbe di circa 1 miliardo di euro.

Secondo i promotori della sottoscrizione, inoltre, ”le modalità di trasparenza nei pagamenti e di rendicontazione all’ENEA hanno garantito, da un lato, l’emersione di migliaia di rapporti economici, in un settore ancora caratterizzato dalla presenza di ampie ”zone franche”, dall’altro, la contabilizzazione degli interventi in vista dell’obiettivo di risparmio energetico fissato dal Piano d’Azione Nazionale (che prevede 42.000 GW al 2016). Obiettivo che sarebbe molto difficilmente raggiungibile senza la conferma della detrazione fiscale.

La mobilitazione che parte dai blogger non è poi solitaria. Negli ultimi mesi la proroga degli incentivi è già stata più volte sollecitata dal Parlamento e richiesta da associazioni di categoria e istituzioni locali. Si sono pronunciate a favore delle detrazioni la Commissione Ambiente e la Commissione Trasporti della Camera, l’Associazione Comuni della Valle Padana, le associazioni dei produttori di infissi, i produttori di impianti termici e le associazioni dei costruttori.

La FINCO (Federazione Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni) fa sapere che sono stati circa 600.000 gli interventi di riqualificazione energetica prodotti dagli incentivi, e che questi hanno innescato cambiamenti epocali e trasversali nel comparto italiano del risparmio energetico. Inoltre, secondo Libero Ravaioli, Consigliere incaricato per l’Europa di FINCO ”il 55% è solo apparentemente una voce di spesa, perché in 4 anni il ritorno per il Sistema Paese di questa misura è di quasi 4 miliardi di euro superiore alla cifra spesa, o meglio non incamerata, dallo Stato. Perché hanno permesso di dare impulso ad un settore per la maggior parte composto da piccoli artigiani, favorendo anche l’emersione del nero che spesso è collegato ai lavori di ristrutturazione edilizia. Il mancato introito da parte dello stato dovuto alle detrazioni è ampiamente ripagato dal fatto che molti lavori non sarebbero stati realizzati o non sarebbero stati fatturati”.

Richiesta di proroga ma con ”correzione” è quella proposta da Piero Torretta, vicepresidente di ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) secondo il quale per rendere più efficace il provvedimento è opportuno indirizzare gli incentivi verso lavori che consentano l’effettivo conseguimento del risparmio energetico nell’intero immobile. Secondo Torretta ”occorre superare la logica dell’intervento sul singolo componente sostituito o installato (infissi, caldaie, pannelli solari), poiché spesso questo non ha assicurato un effettivo conseguimento di risparmio energetico dell’intero immobile, riservando l’agevolazione agli interventi che, indipendentemente dai singoli componenti, riducano il fabbisogno di energia dell’immobile rispetto a valori prestabiliti (si ipotizza il limite del rendimento definito dal Dlgs 192/2005 che corrisponderebbe al 50% del consumo medio del patrimonio esistente)”.

Anche l’Associazione italiana solare termico e l’Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici hanno lanciato un appello comune in cui ricordano che ”eliminare le detrazioni fiscali significherebbe mettere a rischio un numero molto elevato di posti di lavoro che solo per il solare termico sarebbero nell’ordine delle migliaia di unità”. Assolterm e Assotermica hanno, inoltre, dichiarato la loro disponibilità, a ”collaborare e a mettere a disposizione esperienza e competenze” per affinare uno strumento come quello delle detrazioni fiscali che ”sono uno strumento che ha funzionato bene e uno dei più apprezzati anche a livello internazionale per l’incentivazione delle rinnovabili e dell‘efficienza energetica”.

Precisi dati ENEA ricordano, infine, i ”numeri” delle risorse spese, di quelle risparmiate e di quelle necessarie per prorogare gli incentivi: in tre anni sono stati investiti 11 miliardi di euro che corrispondono a un mancato gettito fiscale di circa 6 miliardi di euro. Dall’altra parte però, in otto anni, si risparmiano 3 miliardi di euro in bollette energetiche, il patrimonio immobiliare accresce il suo valore di 4 miliardi e lo stato ottiene un gettito aggiuntivo di 3 miliardi attraverso la tassazione del reddito d’impresa e attraverso l’IVA. A questo si devono poi aggiungere i benefici ambientali, l’occupazione giovanile e la nascita di startup nel settore. Senza contare le oltre 350mila tonnellate di CO2 non emesse ogni anno e gli oltre 1.700 GWh l’anno di energia risparmiata (nel 2008 sono stati quasi duemila).

Per sottoscrivere l’appello per la proroga degli incentivi:
www.cinquantacinquepercento.it/appello-per-la-proroga-delle-detrazioni-del-55/
Firmare la lettera ed unire in catena il proprio blog o sito

Fonte: www.cinquantacinquepercento.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>