Proposte di housing sociale in Sardegna
Nuovi quartieri di qualità e recupero di aree urbane e immobili dismessi
Il 5 novembre prossimo scadrà il termine per la presentazione di proposte di housing sociale in Sardegna. Nell’intento di realizzare quartieri in cui si affianchino edilizia abitativa sociale ed edilizia privata, l’Assessorato ai Lavori Pubblici ha avviato un percorso per individuare progetti di housing sociale da sviluppare attraverso il ricorso ai fondi immobiliari e al sistema integrato di fondi introdotto nel panorama nazionale per l’edilizia abitativa.
Con la pubblicazione dell’avviso pubblico per raccogliere le proposte di finanziamento si è avviata la prima fase con un obiettivo mirato: far fronte al fabbisogno abitativo territoriale tramite alloggi sociali, con l’impiego di una minore quantità di risorse regionali rispetto a quelle necessarie con le ordinarie procedure di finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica.
In previsione la realizzazione di nuovi quartieri ad elevata qualità edilizia ed ambientale e servizi adeguati, il recupero urbanistico ed edilizio di aree urbane e la valorizzazione di patrimoni immobiliari dismessi o in via di dismissione, pubblici e/o privati. Nella realizzazione degli interventi molto importante l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’efficienza e risparmio energetico mediante l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile mirate alla riduzione di consumi ed emissioni.
In questa prima fase, partita il 31 agosto 2010 (data di pubblicazione del bando sul Buras) fino al 5 novembre 2010, sono invitati a presentare proposte i seguenti soggetti:
– i comuni, i loro consorzi, le unioni di comuni e le province;
– l’azienda regionale per l’edilizia abitativa;
– le cooperative edilizie;
– le imprese di costruzione;
– le associazioni imprenditoriali;
– gli intermediari finanziari.
Successivamente, l’Assessorato dei Lavori pubblici, promuoverà l’individuazione di soggetti istituzionali che possano sottoscrivere le quote del fondo regionale che si creerà e provvederà all’individuazione della relativa società di gestione del risparmio.
Fonte: Regione Sardegna