Panorama di Economia Immobiliare, il trend dei mutui
Dai dati resi noti dall’Istat emerge che nel I trimestre 2010 sono stati stipulati 179.654 mutui, di cui 105.900 (pari al 58,9%) con costituzione di ipoteca immobiliare e 73.754 (41,1%) senza costituzione di ipoteca immobiliare.
Il numero totale dei mutui è aumentato del 13,7% rispetto al I trimestre 2009, continuando così la fase di ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi dello scorso anno, comunque insufficiente a recuperare i livelli antecedenti la discesa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2010 i mutui non assistiti da ipoteca immobiliare segnano un aumento tendenziale del 13,3%, quelli garantiti da ipoteca immobiliare del 13,9%.
Nel primo trimestre 2010 i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare registrano variazioni tendenziali positive inferiori alla media nazionale solo nel Nord-Ovest e nel Nord-Est (rispettivamente +3,8 e +8,2%): gli incrementi più significativi si osservano nel Sud (+23,6% ) e nelle Isole (+22,3%).
Anche per i mutui garantiti da costituzione di ipoteca immobiliare gli incrementi rispetto al I trimestre 2009 risultano inferiori alla media nazionale nel Nord-Ovest (+10,8%) e nel Nord-Est (+8,2%) e superiori nelle altre ripartizioni, in particolare nel Sud e nelle Isole (rispettivamente +24% e +21,6%).
Nel I trimestre 2010 l’aumento tendenziale dei mutui stipulati sul territorio di competenza degli archivi notarili distrettuali aventi sede nelle città metropolitane (rispettivamente +14,3% per i mutui senza ipoteca e +15,1% per quelli garantiti da ipoteca immobiliare), risulta, se pur di poco, superiore rispetto al valore osservato nei restanti archivi notarili distrettuali (rispettivamente +12,7% e +13,1%).
Dall’analisi effettuata da Ubh circa l’andamento del mercato dei mutui, alla fine del III trimestre 2010, l’81% dei mutui sono stati erogati al Nord e nel Sud Italia (rispettivamente con il 46% e il 35% sul totale), mentre le regioni del Centro hanno coperto circa il 20% del mercato. Rispetto alla finalità per la quale si richiede un finanziamento in ambito immobiliare, il 77% risulta per l’acquisto; il 15% sono mutui per sostituzione e l’8% mutui per surroga.
Il dato è interessante se rapportato all’età media del richiedente ovvero 37 anni; un target giovane con una maggior predisposizione all’acquisto se si pensa anche al tipo di contratto di lavoro dei richiedenti che in molti casi non è determinante. Comunque, i dati evidenziano una forte presenza di richiedenti aventi un contratto di lavoro a tempo indeterminato (il 75% del totale). Il lavoro fisso determina sempre un punto di maggior incontro tra richiedente e istituto bancario.
La prudenza degli istituti di credito è testimoniata dal fatto che il 12% dei richiedenti ha un contratto di lavoro autonomo e solo il 7% a tempo determinato. Sempre dai dati presentati per i primi nove mesi del 2010, l’importo medio erogato è pari a 134.000 euro; il 77% dei mutui sono a tasso variabile tradizionale o con Cap.; il 17% dei richiedenti ha invece scelto i prodotti a rata costante, mentre l’opzione del tasso fisso non ha ancora fatto breccia, interessando solo il 6% del totale.
Secondo le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di Eurisc – Il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif, ad agosto 2010 la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane rallenta il suo calo, facendo registrare un -5% rispetto allo stesso mese del 2009 (dato ponderato sui giorni lavorativi). Analizzando la domanda complessiva dei primi otto mesi del 2010 si evidenzia come questa sia sostanzialmente in linea con quella dello stesso periodo del 2007 e del 2008, distaccandosi rispettivamente di solo un punto percentuale in meno sul primo e di uno in più sul secondo.
La domanda del periodo gennaio-agosto 2010 registra, infatti, un -3% sullo stesso periodo del 2009, che a sua volta segnava un +4% sui primi otto mesi del 2008. Analizzando la distribuzione per fasce di durata, si conferma la crescita della quota parte di domanda di mutui nella classe tra i 20 e i 25 anni, classe che nei primi 8 mesi del 2010 rappresenta quasi il 20% della domanda complessiva.
Fonte:Tecnoborsa
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