News, Domus Project per imparare dal passato per migliorare il futuro
Domus Project, non una semplice traduzione in latino della parola Casa, ma molto di più
Domus Project è chiamato così perché alla domus romana ci si ispira, reinterpretandone i caratteri per renderli attuali. Cercando di sfuggire alla classica tipologia delle case a schiera, il Domus Project è un complesso a densità elevata, che sarà realizzato a Ferrara, che riesce al contempo a garantire la privacy degli occupanti e il rispetto delle caratteristiche paesaggistiche del contesto grazie alla scarsa rilevanza volumetrica delle abitazioni.
Una casa che si ispira ai tipi edilizi che si sono succeduti in Italia, assorbendone solo i caratteri positivi, che valga la pena integrare con i più recenti studi sulla bioclimatica. E della casa a corte, la tipologia più diffusa nel mondo antico, riprende il patio, attualizzandone la funzione di nucleo centrale attorno al quale gravitano gli ambienti che vi si affacciano.
Un ambiente permeabile, attentamente studiato in modo da permettere lo sfruttamento dei pannelli fotovoltaici, che diventa il fulcro non solo spaziale, ma anche energetico della casa, il luogo in cui si realizza il contatto tra architettura e sole.
Dopo tutte queste affascinanti parole, non pensiate che i dati tecnici siano da meno, anzi! I ”numeri” di Hip Eco City sono davvero ”eco”. La trasmittanza termica di pareti esterne e solaio è di circa 0,15 W/mqk mentre quella degli infissi è di 0,6 W/mqk.
L’impianto fotovoltaico è in grado di produrre ogni anno quasi 7000 kwh di energia pulita e per il riscaldamento sono stati scelti pannelli radianti a pavimento e soffitto. Le ampie vetrate a sud, consentono di sfruttare al massimo la radiazione solare dei mesi invernali e sono schermate da sistemi mobili che evitano l’accumulo di calore estivo.
Complessivamente, tutti questi sistemi per il risparmio energetico, garantiscono un fabbisogno energetico utile di 15 kWh/mq annui.
Fonte: architettura sostenibile