Scenari immobiliari: European Outlook 2011
Si è appena svolto, fra venerdì e sabato, nella splendida cornice di Santa Margherita Ligure, l’annuale European Outlook, incontro giunto alla sua diciottesima edizione ed organizzato dalla nota società indipendente Scenari Immobiliari, punto di riferimento per gli operatori immobiliari e per il mondo del real estate
Nella sua introduzione al Forum di previsioni e strategie, il Presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia ha citato la Divina Commedia, evidenziando come la selva sia meno oscura, sebbene occorra essere cauti in quanto non si stanno ancora vedendo le stelle.
Nel dettaglio, infatti, sia i fatturati dei cinque paesi più ricchi dell’Unione Europea, sia quelli di tutti i ventisette gli Stati sono in netta ripresa rispetto al 2009 (unica eccezione negativa la Spagna), tuttavia, occorre evidenziare come la crisi non sia ancora finita; sintetizzando, dunque, la ripresa c’è, si vede, ma non si tocca e coinvolge in maniera diversa i vari settori, bene quello commerciale, discreto il residenziale e il turistico, male l’industriale e il terziario.
La domanda di case è tornata elevata e le previsioni, sia per i prossimi mesi, sia concernenti il 2011, sono positive, sebbene, un cambiamento importante è da segnalare: si acquistano, di media, case più piccole ed è in sensibile calo il ricorso all’indebitamento; tale aumento di domanda comporterà, a cascata, nel 2011, anche un leggero incremento dei valori immobiliari (+1,2% che potrà raggiungere il +3% nei grandi centri urbani).
Snocciolando, invece, qualche numero, per quanto concerne gli altri settori, gli immobili industriali registreranno una turbolenza ancora per parecchio tempo (la previsione del 2011 è di un calo del 2,2% rispetto all’anno in corso dove la stima prevede che si chiuda il 2010 con un calo del 3%), mentre, il settore commerciale è l’unico che, già nell’anno in corso, ha invertito la rotta, con una stima positiva dell’1%; infine, anche il turistico e il terziario chiuderanno il 2010 con un trend negativo (-1,0% il settore turistico, -1,4% quello terziario/uffici), mentre vivranno un 2011 che li premierà dal punto di vista dei fatturati.
Il mercato immobiliare, dunque, sta vivendo una fase importante di inversione di rotta, sebbene, non si sia ancora arrivati, in maniera definitiva, fuori dalla crisi, pur avendo imboccato la strada giusta. Ancora una volta – e il rapporto lo evidenzia bene – si sottolinea come gli acquirenti siano sempre più attenti e riflessivi al mercato dell’offerta; in particolar modo, per quanto concernono le nuove abitazioni, i clienti vanno sempre di più alla ricerca di appartamenti che coniugano giusto prezzo, qualità elevata delle costruzioni e location primaria.
Gli immobili che non presentano tutte e tre queste caratteristiche rischiano di restare sul mercato e possono essere venduti esclusivamente a fronte di uno sconto importante, mentre i costruttori/operatori immobiliari che sono stati capaci di trovare le aree al giusto prezzo, magari anche investendo qualche euro in più in una classe energetica top, vengono premiati dal mercato e ottimizzano in tempi rapidi il proprio investimento, riducendo anche gli oneri finanziari.
Kevin John Carones e Anna Sara Balloni