In aumento le richieste di bonus fiscale per ristrutturazioni edilizie
Estate, tempo di ristrutturazioni private e condominiali. E con il bonus fiscale è possibile affrontare le spese
Per le ristrutturazioni condominiali è sufficiente che l’amministratore consegni a ogni condomino la copia della documentazione inviata al Centro operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate per la richiesta della detrazione fiscale, pari al 36% delle spese sostenute, ripartita secondo le quote versate in base alla tabella millesimale.
Questa certificazione comprende la dichiarazione di inizio lavori e le copie delle fatture e dei bonifici effettuati per il pagamento dell’opera edilizia. Ogni beneficiario dello sconto d’imposta deve aver cura di conservarla insieme alla dichiarazione dei redditi, per gli eventuali controlli fiscali.
A proposito di condomìni, ricordiamo che la circolare n. 40/2010 chiarisce che l’amministratore di condominio non applica la ritenuta d’acconto a titolo d’imposta del 4% sui corrispettivi per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Questo per evitare che le imprese, che effettuano i lavori, subiscano una ”doppia” trattenuta.
Infatti, il dl 78 del 31 maggio 2010 ha introdotto l’obbligo da parte di banche e uffici postali di applicare, con decorrenza 1° luglio, una ritenuta d’acconto del 10% sui bonifici relativi al pagamento di interventi di recupero del patrimonio edilizio o di risparmio energetico, calcolata sul totale del bonifico scorporato dell’Iva del 20%.
I numeri rispetto al 2009
Al 31 luglio è stato comunicato l’inizio di oltre 280mila ristrutturazioni che beneficeranno della detrazione fiscale. L’incremento maggiore, rispetto al periodo gennaio-luglio del 2009, è stato registrato nel Veneto, quasi il 17 per cento.
Le richieste per ottenere il bonus sono aumentate comunque su tutto il territorio nazionale. In media la crescita è del 9%, considerato anche l’unico dato con il segno meno, registrato in Campania, dove le ristrutturazioni sono state di poco inferiori al 2009 (-0,7%). A parte il Veneto, altre dieci regioni hanno avuto un aumento di oltre il 10 per cento.
Comprese in un range di percentuali, che va dal 14% del Trentino Alto Adige e della Calabria al 10% del Piemonte, ci sono, nell’ordine, Lombardia, Toscana e Marche (+13%), >Friuli Venezia Giulia (+12%), Emilia Romagna (+11%), Sardegna e Lazio (+10%). Le altre nove regioni, invece, hanno segnato un aumento di ristrutturazioni compreso fra l‘8% di Umbria e Liguria e il 4% di Basilicata e Puglia. Fra queste, Abruzzo e Valle d’Aosta (+6%), Sicilia e Molise (+5%).
I dati provinciali sono aumentati in media del 10%, con alcune punte rilevanti. Le province di Vibo Valentia (Calabria), Prato e Livorno (Toscana) e Padova (Veneto), infatti, hanno registrato, rispetto all’anno passato, un incremento di richieste del credito d’imposta per favorire il recupero del patrimonio edilizio, pari al 30 per cento.
Gennaio-Luglio 2010
Il trend di crescita delle richieste dimostra che l’agevolazione fiscale 36% è molto apprezzata. Dal ’98 a oggi, l’aumento di richieste del bonus edilizio è costante e ripete, ogni dodici mesi, la stessa linea di incremento, che, quasi fedelmente, rispecchia l’andamento delle stagioni meteorologiche e quello delle ferie estive. Infatti, anche quest’anno, in giugno, sono state iniziate oltre 53mila ristrutturazioni, ovvero il 19% del totale del periodo gennaio-luglio. Anche maggio ha realizzato un ottimo risultato: sono 52mila le dichiarazioni di inizio lavori inviate agli uffici delle Entrate.
Secondo il trend consueto, la maggior parte delle ristrutturazioni sono partite nel Nord-Italia, 206mila, mentre le restanti 77mila sono distribuite nelle regioni del Centro e del Sud. In testa alla classifica nazionale, infatti, il solito elenco: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. La prima regione, non settentrionale, è la Toscana al quinto posto, seguita dal Lazio, al sesto. La prima meridionale è la Puglia, decima nella graduatoria generale. Seguono Marche, Sicilia, Campania e Sardegna.
Fonte: FiscoOggi