Osservatorio sul mercato dei beni artistici, Rapporto Nomisma 2010
Nel 2010 il mercato ripartirà dall’antiquariato e dagli old masters
Nonostante il crollo del business dell’arte italiano nel 2009 (-46,3% del giro d’affari complessivo), principalmente a causa della crisi economica oltreché di alcune caratteristiche strutturali del mercato, nel 2010 gli scambi di beni artistici segneranno una crescita del 6,9%, grazie soprattutto alla ripresa di un forte interesse degli acquirenti nel segmento dell’antiquariato e dei dipinti antichi.
L’investimento in arte sul mercato internazionale continua a mostrare una buona capacità di tenuta durante i momenti di forte crisi economica e instabilità sui prezzi. Nel lungo periodo fa registrare rendimenti migliori rispetto a quelli registrati sull’azionario, ma il confronto con altri asset d’investimento dipende molto dalla scelta del periodo di riferimento.
Il biennio di crisi 2008-2009 ha indotto gli acquirenti a una migliore selezione di opere di qualità intrinseca per tutti i comparti, ma anche a uno spostamento verso la fascia del ”piccolo collezionismo” (fino a 40.000 euro) dove in Italia si concentra il 93% degli scambi di opere d’arte.
Il giro d’affari complessivo dell’arte in Italia è stimato per il 2009 in poco più di 1 miliardo di euro, dopo avere sfiorato quasi 2 miliardi di euro nel 2008 al termine di un significativo ciclo di espansione. Il dimezzamento del giro d’affari (-46,3%) ha colpito maggiormente il comparto dell’arte moderna e contemporanea (-60,0%), su cui ha influito l’elevata volatilità del segmento contemporaneo, rispetto all’arte antica (-45,0%) e all’antiquariato (-40,0%), che hanno manifestato meglio la loro capacità di tenuta durante il picco di crisi economica.
Per il 2010 è prevista una ripresa del business dell’arte in Italia (+6,9%), sulla scia dell’ondata positiva proveniente dalle recenti aste internazionali. A contribuire positivamente saranno principalmente i mobili d’antiquariato, gli old master e le opere moderne di artisti già ampiamente riconosciuti dal mercato.