Acquistar casa nelle grandi città: prezzi ancora al rialzo
Nel secondo trimestre 2010 a Milano 3,9%, a Torino 3,1% e a Roma 0,6%: questi i dati dell’analisi di idealista.it
Torna la fiducia nel mattone, ma la crisi continua a mordere nelle periferie delle grandi città e gli immobili di fascia media-bassa: è quanto emerge dall’analisi trimestrale dei prezzi delle case di seconda mano di idealista.it in tre delle principali piazze immobiliari italiane.
Il secondo trimestre dell’anno in corso registra un deciso rialzo dei valori a Milano (3,9%; 3.964 euro/m²) e Torino (3,1%; 2.339 euro/m²), in recupero Roma (0,6%; 4.384 euro/m²).
A Milano, dove il prezzo medio del mattone è arrivato a sfiorare i 4 mila euro al metro quadro, il mercato è sempre più polarizzato. Crollano i prezzi in periferia – Vigentino-Chiaravalle (-5,7%; 3.398 euro/m²) e Vialba Gallaratese (-5,6%; 2.436 euro/m²) –, continuano a lievitare le quotazioni delle zone centrali guidate da Garibaldi-Porta Venezia (2,5%; 5.463 euro/m²), seconda nella graduatoria dei quartieri più cari solo al centro storico con i suoi 8.579 euro/m².
Il quartiere San Paolo (3,9%; 2.303 euro/m²) ha ridato slancio al mattone torinese. L’area più densamente popolata della città segna l’inversione di tendenza in un mercato tradizionalmente privo di scossoni.
In forte recupero anche il centro (3,6%; 3.052 euro/m²), mentre crollano le quotazioni di Aurora-Rebaudengo (-5,8%; 1.688 euro/m²) che diviene la zona più economica della città.
Riparte lento, ma riprende quota anche il mattone della capitale, dove i prezzi hanno registrato un modesto incremento pari allo 0,6%.
14 dei 19 quartieri monitorati da idealista.it presentano il segno più: il centro di Roma non conosce la crisi (4,5%; 6.881 euro/m²), ma la migliore performance trimestrale spetta a roma est-autostrade (6,8%; 2.859 euro/m²) dove sorgono i nuovi insediamenti residenziali della Bufalotta.
Il progetto dalla nuova metro mette il turbo ai quartieri Monte Mario (6,1%; 4.150 euro/m²) e Casilino-Centocelle (3%; 3.470 euro/m²). Fanno da contraltare le performance negative del quartiere Aurelio (-5,6%; 4.147 euro/m²), e le aree ”ex-emergenti” tagliate fuori dai progetti di potenziamento dei servizi di trasporto pubblico come Monte Sacro (-4,2%; 4.364 euro/m²) e Ostia (-3,9%; 3.051 euro/ m²)
Per Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista.it, “il mercato sembra avere invertito la rotta, ma solo per quanto riguarda gli immobili di qualità, in zone ben servite dai mezzi di trasporto pubblico o in aree interessate da interventi di riqualificazione. Bene anche i quartieri universitari per il mattone da investimento, male le periferie e in generale gli immobili del segmento medio-basso ad eccezione di Roma. Per queste case la discesa dei prezzi non si può dire ancora finita”.