Ancora stretta creditizia per l’ edilizia
L’ 8 giugno si è tenuto, a Roma, il VII Forum Edilizia e Territorio ”Quale exit strategy? Il rapporto fra edilizia e credito”, durante il quale Paolo Buzzetti, Presidente dell’ Ance, ha ribadito la grave situazione in cui si trova il settore delle costruzioni
Nella sua relazione il Presidente ha evidenziato il forte calo di nuovi finanziamenti per investimenti in edilizia abitativa, che nel 2009 sono diminuiti del 15%, e la diminuzione del 18,3% dei mutui per investimenti in edilizia non residenziale.
La diminuita rischiosità del settore, che si è allineata a quella dell’ industria e dei servizi, non giustifica la stretta creditizia in atto. Più oneroso è anche il costo del finanziamento per le imprese edili rispetto all’ industria e ai servizi (per prestiti oltre i 5 anni alle imprese edili vengono applicati tassi mediamente più alti di circa l’ 1%).
La forte reticenza delle banche nel concedere credito, oltre al ritardo cronico della Pubblica Amministrazione negli impegni di pagamento per i lavori eseguiti, impedisce alle imprese edili di portare avanti l’ attività costruttiva.
La ripresa del settore, ha sottolineato Buzzetti, non sarà di certo agevolata dall’ ulteriore restrizione al Patto di stabilità contenuta nella manovra economica presentata pochi giorni fa.
Fonte: Ance