Federalismo fiscale. Formigoni: rimane allarme
Il testo del provvedimento conferma le preoccupazioni. La finanziaria è necessaria ma per le regioni tagli sproporzionati
“Qualcuno ha cercato in questi giorni di arruolarmi tra gli scettici del federalismo. Nulla di più fuorviante. Ribadisco che il federalismo fiscale è necessario, urgente e indifferibile, perché responsabilizzante: e la responsabilità è la virtù più necessaria nel nostro Paese”.
È quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commentando i contenuti della manovra economica del Governo e le reazioni da questa suscitate.
“Ovviamente – prosegue Formigoni – parlo di un federalismo attuato con intelligenza, guardando solo al bene comune e all’ efficienza, senza impantanarsi in compromessi e in cerchiobottismi istituzionali, un federalismo che scelga con chiarezza un modello fondato sul ruolo di coordinamento attribuito alle Regioni, con la gestione affidata agli enti
locali e il controllo esercitato dallo Stato”.
“Già giorni scorsi – aggiunge il presidente – avevo segnalato l’ insostenibilità dello sforzo richiesto alle Regioni nella manovra finanziaria. Mi era stato suggerito di attendere il testo ufficiale e qualcuno aveva osato accusarmi di allarmismo ingiustificato. Oggi il testo ufficiale della Finanziaria è disponibile e chiunque sia in buona fede non può che confermare e ribadire tutte le osservazioni da me già fatte i giorni
scorsi. Questa manovra scarica sulle Regioni una quota di tagli assolutamente non proporzionata a quella che viene sopportata dal sistema delle autonomie locali e dalle amministrazioni centrali dello Stato: in altri termini si viene meno al principio di equità e proporzionalità affermato a parole ma smentito dalla lettura del testo”.
“Ribadisco una volta di più – sottolinea Formigoni – il mio convinto sostegno alla necessità della manovra, per dare un preciso segnale all’ Europa e ai mercati e ribadisco che il Governo nazionale ha il diritto e il dovere di stabilire i termini quantitativi della manovra stessa. Ma, almeno per quanto riguarda le Regioni, la manovra va ridisegnata insieme, proporzionando i tagli richiesti alle Regioni a quelli richiesti ai Ministeri e agli altri comparti dello Stato”.
“Per chi vuole approfondire i risvolti tecnici – conclude Formigoni – consiglio la lettura del comma 2 dell’articolo 14 della Finanziaria dove viene affermato esplicitamente che ‘i trasferimenti statali a qualunque titolo spettanti alle Regioni a statuto ordinario sono ridotti in misura pari a 4.000 milioni per il 2011 e 4.500 milioni annui a decorrere dal 2012′.
L’aggiunta della frase ‘In sede di attuazione dell’ art.8 della legge n.42 in materia di federalismo fiscale non si tiene conto di quanto previsto dal primo e secondo comma del presente articolo’ non modifica in nulla la sostanza dei tagli, non avendo alcuna copertura finanziaria ed assume una natura di mera indicazione programmatica senza validità concreta”.
Fonte: Regione Lombardia