Problemi di affitti e condominio, Confedilizia risponde
La rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti né a carattere personale né relativi a questioni già pendenti innanzi all’ Autorità Giudiziaria.
I quesiti vanno inoltrati alla Confedilizia tramite le oltre 200 Associazioni territoriali aderenti alla stessa e presso le quali è possibile attingere anche ogni ulteriore informazione. Per gli indirizzi delle Associazioni consultare i siti www.confedilizia.it/www.confedilizia.eu oppure telefonare al numero 06.67.93.489
Comunicazione di cessione del fabbricato
In caso di locazione a un cittadino italiano di un appartamento per un periodo di 10 giorni, si domanda se ricorra l’ obbligo di comunicazione di cessione del fabbricato all’ autorità di pubblica sicurezza.
No, per il caso di specie non v’ è alcun obbligo di comunicazione. Secondo, infatti, l’ art. 12, d.l. n. 59 del 21.3.’78 (così come convertito in legge) tale obbligo ricorre solo per locazioni superiori ad un mese.
Comunione e condominio
Si domanda se possa essere applicato anche in materia condominiale l’ art. 1102 c.c. che consente a ciascun partecipante alla comunione di servirsi, a determinate condizioni, della cosa comune.
Sì, è possibile. Secondo la giurisprudenza, infatti, l’ art. 1102 c.c. pur dettato in materia di comunione in generale, è applicabile in materia di condominio degli edifici per il richiamo contenuto nell’ art. 1139 c.c. (in tal senso, ex multis, Cass. sent. 240 del 11.1.’97).
Partecipazione del conduttore all’ assemblea di condominio
Si domanda in quali casi la legge riconosce al conduttore il diritto di partecipare all’ assemblea di condominio.
L’ art. 10, l. 392 / ’78 stabilisce che il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell’ immobile locatogli, ”nelle delibere dell’ assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d’ aria”. Sempre secondo la predetta disposizione il conduttore ”ha inoltre diritto di intervenire, ma senza diritto di voto, nelle delibere relative alla modificazione degli altri servizi comuni”.
Innovazione, incidenza sul decoro architettonico
Si domanda su quali criteri occorre basarsi per valutare l’ incidenza di un’ innovazione sul decoro architettonico di un edificio condominiale.
Al quesito ha risposto la Cassazione secondo cui, per i fini di cui trattasi, occorre adottare, ”caso per caso, criteri di maggiore o minore rigore in considerazione delle caratteristiche del singolo edificio e / o della parte di esso interessata”, e tenere conto anche del fatto se tale edificio abbia avuto ”originariamente ed in quale misura un’ unitarietà di linee e di stile, suscettibile di significativa alterazione in rapporto all’ innovazione” realizzata (in tal senso, sent. n. 5417 del 15.4.’02).