Expo 2015 e i riflessi sul mercato immobiliare – seconda parte
”Ora abbiamo cinque anni di tempo davanti a noi, durante i quali si dovrà correre e bisognerà lavorare bene. Sono certa che ce la faremo” (Diana Bracco)
Il dossier di 552 pagine del progetto relativo all’ Expo 2015 è stato consegnato giovedì scorso al Segretario Generale del Bureau International des Expositions (BIE) Vicente Gonzales Loscertales, direttamente tramite l’ Ambasciatore italiano Unesco Maurizio Serra. L’ agenzia avrà tempo fino alla fine di novembre per esaminare il contenuto e fare le opportune osservazioni.
‘‘A very special day”, un giornata davvero speciale, sono state le prime parole di commento di Loscertales, il quale ha poi sottolineato come sia stato fatto ”un lavoro eccellente, sono certo che l’ Assemblea lo approverà, è un piano fantastico che ben si integra con la città e introduce una nuova concezione di Expo che farà da modello per le future edizioni”.
Importanti parole sono state spese anche dall’ Amministratore Delegato della società Expo 2015 Lucio Stanca, il quale, collegato in videoconferenza dalla sede di Palazzo Reale, ha dichiarato che ”pensiamo di aver progettato un Expo del ventunesimo secolo che guarda al futuro e non al passato, un Expo moderno sotto ogni aspetto che mette al centro il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita non puntando su grandi architetture, ma sulla monumentalità del paesaggio; ora si apre una nuova fase e Milano, la Lombardia e l’ Italia, una grande squadra, debbono essere capaci ci portare avanti questo progetto”.
Parole dolci anche quelle del Sindaco di Milano Letizia Moratti, la quale, da Roma, dove si trovava per la nota riunione del Popolo delle Libertà che ha sancito la storica lite in diretta fra Berlusconi e Fini, ha dichiarato che ”l’ Expo 2015 contribuirà allo sviluppo economico di Milano e del Paese e creerà nuovi posti di lavoro, una straordinaria opportunità per la città che valorizzerà le eccellenze locali e nazionali, il made in Italy, il turismo, il patrimonio culturale, la ricerca scientifica, il volontariato, la filiera dell’ agro – industria e l’ intero sistema economico”.
In estrema sintesi, nelle 552 pagine del dossier divise in nove capitoli sono illustrati i punti salienti del progetto che verrà ufficialmente presentato lunedì prossimo in una conferenza stampa al Teatro Strehler di Milano (previsti, tra l’ altro, un grande parco scientifico – alimentare, un mega orto che in gran parte verrà riconvertito in residenza dopo il 2015 e importanti uffici tra cui la nuova sede Rai): previsti 20 milioni di visitatori e 29 milioni di biglietti staccati, 157 partecipanti, oltre 100 milioni di euro verranno destinati ai paesi poveri al fine di poter partecipare alla rassegna, migliaia gli eventi paralleli previsti. Quanto al capitolo investimenti, saranno 1,7 miliardi le opere previste, mentre grande attenzione verrà data alle zone verde e / o d’ acqua del sito.
Del dossier fa anche parte la lettera impegnativa e vincolante firmata dal Capo del Governo Silvio Berlusconi, il quale ”conferma l’ impegno del Governo alla completa realizzazione dell’ evento”; il che, tradotto nei termini, significa che il Governo medesimo garantisce il capitale necessario alla realizzazione del progetto, anche in caso di insolvenza di uno dei soci della società di gestione Expo 2015 che sono rispettivamente il Comune di Milano, la Provincia di Milano, la Regione Lombardia, il Ministero del Tesoro e la Camera di Commercio di Milano.
Sempre l’ altro giorno l’ Assemblea dei soci ha approvato una perdita di Bilancio 2009 di circa 9 milioni di euro che verranno coperti dalle entrate previste da sponsorizzazioni e biglietti, mentre, a proposito del tema caldo riguardante l’ acquisto o meno dei terreni dove si svolgerà l’ esposizione, ha vinto il buon senso e la logica e il CDA ha approvato una soluzione ibrida che – per usare le medesime parole dell’ AD Stanca – ”consente di trattenere nell’ ambito delle istituzioni pubbliche il valore che si va a determinare con investimenti per oltre un miliardo di euro che faremo sul sito”.
I cittadini lombardi e i milanesi in particolare, debbono, dunque, essere grati a queste persone che hanno lavorato alacremente in questi due anni per il bene di tutti e per il raggiungimento dell’ obiettivo, come ha ricordato il Presidente della società Expo 2015 Diana Bracco, la quale, ha osservato che ”è stato fatto un grande lavoro di qualità che ha messo a frutto il dossier di candidatura e lo ha riportato alle condizioni del mondo di oggi che continuamente cambia. Ora abbiamo cinque anni di tempo davanti a noi, durante i quali si dovrà correre e bisognerà lavorare bene. Sono certa che ce la faremo”.
Kevin John Carones
Anna Sara Balloni