Taranto mercato immobiliare: locazioni meno negative rispetto alle compravendite
La fase negativa registrata nel corso del 2008, all’ interno del mercato immobiliare di Taranto, sembra essersi, in parte, ridimensionata
Ciononostante, nel 2009, permangono situazioni di indebolimento di alcuni comparti che, probabilmente, non hanno ancora esaurito completamente la fase correttiva.
La domanda per la compravendita risulta in affanno all’ nterno di tutti i mercati osservati e, in particolare, è il comparto residenziale che manifesta una drastica riduzione delle richieste.
L’ offerta, che già nel corso del 2008 aveva mostrato difficoltà nell’ essere assorbita, aumenta sia per quanto riguarda le abitazioni che per i negozi mentre all’ interno degli altri comparti la situazione appare sostanzialmente paralizzata.
Tali dinamiche hanno portato, rispetto al 2008, ad un calo degli scambi in quasi tutti i comparti (ad eccezione dei box auto) e in misura prevalente nel settore residenziale. I valori di compravendita soffrono anch’ essi della congiuntura negativa e flettono per il secondo anno consecutivo.
È comunque importante sottolineare che all’ interno del mercato direzionale e commerciale i prezzi sono diminuiti in misura inferiore rispetto al 2008: in particolare si è passati da un -5,6% ad un -3,2% per i negozi e da un -4,3% ad un -2,7% per gli uffici.
Per quanto riguarda i restanti comparti, i valori delle abitazioni calano all’ incirca delle stessa percentuale del 2008, sia che si tratti di abitazioni usate che di abitazioni nuove o ristrutturate, ossia del -2,5% e del -3,2% e i valori di compravendita dei box auto diminuiscono del 2,5%.
Il mercato locativo ha mostrato andamenti meno negativi rispetto al mercato delle compravendite. Sia offerta che domanda risultano in aumento soprattutto per abitazioni e negozi. I canoni diminuiscono in tutti i segmenti analizzati, primo fra tutti quello commerciale (-4,0%) seguito da quello dei posti auto (-3,3%), da quello direzionale (-2,3%) e infine da quello residenziale (-1,3%).
A parziale compensazione delle contrazioni dei valori di compravendita, sono diminuiti gli sconti medi sul prezzo richiesto per tutte le tipologie. Ciononostante il divario tra prezzo richiesto e prezzo effettivo più elevato risulta ancora quello relativo alle abitazioni (16,3%) seguito da uffici e capannoni (entrambi 13,3%), negozi (12,1%) e box auto (7,3%).
Al contrario, i tempi medi di vendita e di locazione si allungano rispetto al 2008 soprattutto all’ interno del mercato delle compravendite. Per un capannone industriale occorrono ormai oltre 10 mesi per concludere l’ acquisto, almeno 7 per un ufficio e oltre 6 per un’ abitazione o un negozio.
Dal lato delle locazioni i tempi si riducono rispettivamente a circa 7 mesi per un capannone, 4,6 per un ufficio, 4,5 per un negozio e 2,6 per un’ abitazione.
In lieve aumento i rendimenti medi da locazione per il comparto residenziale e direzionale. Risulta, invece, invariata la redditività di un negozio e in calo quella relativa ad un box o garage.
Per il 2010 si prevede una ripresa del numero degli scambi all’ interno del mercato residenziale, direzionale e commerciale, mentre per i restanti comparti dei capannoni industriali e dei box auto, dovrebbe mantenersi inalterato. I prezzi, d’ altro canto, subiranno un’ ulteriore diminuzione diffusa e generalizzata.
Segnali più confortanti giungono, invece, dal segmento locativo: il numero delle locazioni dovrebbe aumentare in combinazione con una tenuta maggiore dei canoni.
Fonte: Nomisma