Il mercato immobiliare a Salerno. Compravendite e locazioni
Nel corso del 2009, le dinamiche negative osservate nel 2008 si sono accentuate ulteriormente, arrivando, in alcuni casi, a variazioni negative addirittura raddoppiate
Tale fase di declino è stata accompagnata da una domanda per l’ acquisto ancora in diminuzione, nonostante alcuni comparti, come quella per gli immobili siano risultati perlopiù statici. Dal lato dell’ offerta, per quanto concerne le compravendite, si registra un ulteriore aumento nel settore abitativo che sembra, dunque, avere maggiori difficoltà nell’ assorbire il numero di abitazioni presenti sul mercato.
In lieve aumento anche l’ offerta nel segmento commerciale, industriale e in quello dei box auto. Il numero di compravendite risente degli andamenti appena riportati e risulta, in generale, in calo per tutte le tipologie.
Come già accennato, i valori di compravendita hanno subito una ulteriore correzione verso il basso: il calo maggiore ha riguardato il comparto industriale (-7,5%) seguito da quello commerciale (-3,8%), da quello direzionale (-3,7%) e, infine, da quello dei box (-2,8%).
Il mercato abitativo, sia che si considerino le abitazioni usate che abitazioni nuove o ristrutturate, mostra una diminuzione dei prezzi identica e pari al -3,6%. All’ interno del comparto locativo, il comportamento della domanda si è differenziato notevolmente a seconda del comparto di riferimento: per quanto riguarda i negozi e i capannoni industriali, infatti, la domanda è risultata in forte diminuzione, mentre per gli uffici e per i posti auto il calo è stato più contenuto.
Al contrario, è cresciuta la domanda di abitazioni in affitto anche a causa delle difficoltà incontrate nel mercato delle compravendite. L’ offerta è sembrata rispondere a tale bisogno e risulta in aumento per le abitazioni e per gli uffici.
Come per le compravendite, il calo maggiore è stato quello relativo ai canoni dei capannoni industriali (-7,7%), seguito dalle abitazioni (-6,1%), dagli uffici (-5,9%), dai box auto (-4,9%) e, infine, dai negozi (-4,7%). La maggiore contrazione dei canoni rispetto ai prezzi ha determinato una diminuzione, seppur lieve, dei rendimenti medi da locazione per tutti i segmenti considerati. I tempi medi di locazione e di compravendita si riallineano, in parte, ai valori generalmente osservati. È il caso del mercato abitativo e di quello direzionale che vedono, entrambi, contrarsi i tempi medi di locazione e di compravendita. Al contrario, per il comparto commerciale, per quello industriale e, infine, per quello dei posti auto, i tempi rimangono inalterati o si allungano fino a raggiungere nuovi massimi.
Infine anche i divari medi tra prezzo richiesto e prezzo effettivo si comportano in maniera diversa a seconda dei comparti a cui ci si riferisce: mentre per un’ abitazione, in media, il divario si è ridotto fino al 14,7% (9,5% se l’ abitazione è nuova o ristrutturata), per i negozi e per i capannoni, lo sconto medio è aumentato e ha raggiunto, rispettivamente, il 15,8% e il 16,2%.
Per il 2010 si prevede una ripresa abbastanza diffusa per quanto riguarda il numero di contratti di compravendita e in particolare per il comparto abitativo e dei box auto. Rimane, invece, incerto il giudizio degli operatori sull’ andamento futuro dei valori di compravendita. I sentiment sul mercato locativo sono pressoché i medesimi con l’ eccezione di una previsione di una stabilità maggiore dei livelli dei canoni abitativi.
Fonte: Nomisma