Il mercato della casa a Perugia. Offerta in aumento, domanda stabile o in diminuzione
In coda alla crisi che ha iniziato a manifestarsi già nel 2008, Perugia sconta, nel complesso, un peggioramento generalizzato delle condizioni del mercato
In molti settori si registra, infatti, un aumento degli immobili offerti (residenziale, uffici, capannoni), associato ad una domanda stabile o in diminuzione. In tale contesto, anche il numero dei contratti portati a termine, in compravendita e in locazione, subisce una flessione, con l’ eccezione del mercato dei box / garage, le cui dinamiche sembrano rimanere invariate rispetto alla rilevazione precedente.
Il comparto, inoltre, accusa una diminuzione dei prezzi inferiore al dato medio nazionale, che ne prova la relativa tenuta. Prezzi e canoni diminuiscono in modo generalizzato, di regola in misura superiore alla media delle città intermedie. Per la prima volta negli ultimi dieci anni i prezzi degli uffici registrano una variazione negativa, andamento, invece, già sperimentato negli agli altri comparti già dal 2009.
I tempi di vendita e locazione, in effetti superiori alla media nazionale, scontano un ulteriore allungamento in tutti i comparti, con l’ eccezione di quello locativo residenziale, dove rimangono stabili. Aumentano anche gli sconti praticati in sede di contrattazione, che fanno registrare un maggior divario tra prezzo iniziale richiesto e prezzo accordato. Si segnala come, anche in questo caso, i divari siano maggiori della media nazionale.
Si abbassano in modo generalizzato i rendimenti con l’ eccezione positiva delle abitazioni. Nonostante ciò, il mercato perugino vanta, per tutti i comparti, rendimenti da locazione superiori alla media, talvolta anche molto sensibilmente: è questo il caso di uffici e box / garage.
Le previsioni per il 2010 rivelano aspettative di una migliore performance rispetto all’ anno precedente. Le attese rimangono pessimiste circa il livello di prezzi e canoni, ma aprono uno spiraglio sulla consistenza dei contratti portati a termine, sia di compravendita sia di locazione, che dovrebbero rimanere assestati sui livelli attuali.
Con riferimento alle novità normative, si segnala l’ introduzione dei Piani Casa, che prevedono la possibilità di ampliare le volumetrie abitative. Su tale tematica per il mercato perugino gli operatori non ravvisano il verificarsi di particolare impatto su grandezze del mercato come ad esempio prezzi e numero di compravendite, mentre c’ è attesa circa l’ aumento del numero di interventi di ampliamento sull’ esistente.
Al contrario, tra gli operatori è diffusa (62,5% degli intervistati) l’ aspettativa che le misure governative legate al rientro dei capitali depositati all’ estero (scudo fiscale) porteranno beneficio al settore nel complesso in virtù del possibile reinvestimento dei capitali su scala locale.
Fonte: Nomisma