La sostenibilità delle rate del mutuo da parte delle famiglie
Secondo il 1° Rapporto 2010 Nomisma sul mercato immobiliare le evidenze fornite da alcuni indicatori inseriti nell’ indagine BNL / Centro Einaudi effettuata a settembre 2009 mettono in luce la vulnerabilità di una quota non trascurabile di famiglie indebitate
Ciò si traduce nella difficoltà a fronteggiare con regolarità i pagamenti, alla difficoltà a risparmiare, alla presenza nel nucleo familiare di un lavoratore precario o di un lavoratore in cassa integrazione e al timore di perdere l’ occupazione o di subire una contrazione del reddito da lavoro.
Le famiglie che negli ultimi dodici mesi hanno avuto difficoltà a far fronte ai pagamenti sono pari al 18% delle famiglie con un mutuo, al 23,3% delle famiglie con prestiti personali o finalizzati e al 36,5% delle famiglie che hanno ceduto il quinto dello stipendio o della pensione.
In particolare le famiglie con un mutuo ipotecario mostrano una situazione complessivamente meno problematica rispetto a quella evidenziata dalle famiglie indebitate a breve termine: il 7% delle famiglie con un mutuo ha il capofamiglia in condizione di lavoro precario o in cassa integrazione; il 51,9% delle famiglie con un mutuo ha prospettive di perdere il lavoro o di subire una riduzione dello stipendio; il 53,1% delle famiglie con un mutuo non è riuscito a risparmiare.
Se è vero che attualmente le condizioni delle famiglie mutuatarie sono relativamente più favorevoli rispetto ad altre indebitate, va detto che in prospettiva, a fronte di un probabile peggioramento del mercato del lavoro e dei limiti pregressi a risparmiare, si potrebbe creare una nuova sacca di disagio economico tra le famiglie che devono far fronte al pagamento delle rate del mutuo.
Fonte Nomisma