La domanda e l’ offerta di mutui all’ abitazione e prospettive per il 2010
Nel corso del 2009 la domanda di finanziamenti da parte delle famiglie è ulteriormente diminuita ed il calo è stato più accentuato per i mutui che per il credito al consumo (Banca d’ Italia)
Con riferimento ai mutui, la contrazione ha riguardato tutte le principali macroaree del Paese, risultando tuttavia più intensa nelle regioni centrali, sia nella prima sia nella seconda parte del 2009. Per contro, i criteri seguiti dalle banche nel concedere credito alle famiglie sono risultati significativamente meno restrittivi di quelli adottati nei confronti delle imprese.
Nel corso del 2009 il grado di restrizione si è progressivamente attenuato, sia per i mutui ipotecari sia per il credito al consumo. In particolare, per i mutui nella seconda parte dell’ anno le condizioni di offerta sono risultate più distese e l’ orientamento delle banche è tornato sostanzialmente neutrale rispetto all’ offerta di mutui.
Le banche medie e grandi hanno segnalato una maggiore cautela nelle erogazioni di mutui – in particolare verso la clientela residente nel Mezzogiorno – rispetto agli intermediari più piccoli, anche se le differenze scompaiono nella seconda parte dell’ anno.
La restrizione operata sulle nuove operazioni di mutuo alle famiglie nella prima parte del 2009 secondo Nomisma è riconducibile prevalentemente alla percezione di prospettive negative per l’ attività economica, in generale, e al mercato degli immobili residenziali, in particolare.
Tale maggior cautela delle banche si è tradotta principalmente in maggiori spread, in particolare nei confronti della clientela più rischiosa, e secondariamente mediante richiesta di maggiori garanzie o attraverso un innalzamento dei rating minimi.
Maggiore attenzione è stata posta nella determinazione della percentuale finanziata rispetto al valore dell’ immobile , che ha accomunato tutte le macroaree. Anche il rapporto tra la rata del mutuo e il reddito disponibile al momento dell’ erogazione è stato interessato da un orientamento particolarmente marcata nelle regioni centrali e meridionali del Paese.
Per assecondare le difficoltà di pagamento delle famiglie, si è registrato un generalizzato allentamento nelle durate di concessione dei mutui, simile nelle diverse aree territoriali. Anche a livello europeo (BCE, Survey of Professional Forecasters, primo trimestre 2010) le restrizioni operate dalle banche nella concessione di mutui alle famiglie si sono allentate, segnalando un generale calo dell’ avversione al rischio delle banche nei confronti dei mutui destinati all’ acquisto di abitazioni.
In prospettiva le stesse si attendono per il 2010 una ulteriore moderata riduzione dell’ irrigidimento netto dei criteri per l’ erogazione dei prestiti alle famiglie e, contemporaneamente, un migliorato clima di fiducia da parte dei consumatori che potrebbe favorire la ripresa, significativa, della domanda di mutuo.
Fonte: Nomisma