Il decalogo di idealista.it per vendere casa anche in tempi di crisi. Vendere casa rapidamente, anche in tempi di crisi economica? Una domanda ovvia, in momenti come quelli che stiamo vivendo, una domanda alla quale è possibile dare una risposta ottimista ma che richiede molta riflessione. E soprattutto un monito: non fare errori! Ecco che idealista.it ci indica le 10 cose da non fare per vendere casa subito, secondo gli esperti del settore intervistati da el pais.
1) Il prezzo. Sii realista col prezzo. Molti dicono che più la casa resta invenduta, meno vale. Quindi meglio vendere subito ad un prezzo equo se si trova l’ acquirente giusto, ad evitare che la casa non trovi più interesse sul mercato. Potresti essere costretto ad una svendita per rincorrere una supervalutazione.
2) Essere pigri. La vecchia storia del “non ho fretta di vendere e per questo chiedo tanto”, in momenti congiunturali come questo non funziona. Non aspettare. I primi 15 giorni in cui la casa è in vendita sono i più importanti. Fai pubblicità: più semini, più possibilità avrai di raccogliere.
3) Non giocare al ribasso. Evita il gioco al ribasso (è una perdita di tempo). Per vendere una casa prima possibile bisogna essere competitivi nel prezzo. Alcuni consigliano addirittura di partire da un prezzo “anticipato”, cioè assegnare un prezzo che faccia i conti con i sei mesi successivi, in un mercato in calo come quello attuale
4) Avvalersi di una consulenza. Fissare il prezzo di casa propria può essere complicato in un momento come quello attuale. In più, i proprietari di casa sono soliti attribuire alla casa un valore sentimentale che per i compratori non esiste. Metterti nelle mani di un professionista o di un perito che aiuti a calcolare il prezzo adeguato e organizzi le visite della casa può essere una buona idea.
5) Rifiutare le offerte. In un mercato in calo se si rifiutano le offerte, a posteriori ci si potrebbe pentire. Pensaci bene: devi saper distinguere tra un’ offerta congrua e una assolutamente fuori dal mondo.
6) Calma nel mostrare casa. Non conviene dare la sensazione di esasperazione nel vendere la casa, né esagerare nel mettere in evidenza gli aspetti positivi dell’ abitazione.
7) Firmare con chi non si deve. Gli esperti raccomandano anche di non firmare contratti di caparra né un anticipo per bloccare la casa senza essere sicuri che il compratore riuscirà ad ottenere un’ ipoteca. La tentazione di chiudere la vendita in fretta è forte, ma si rischia di paralizzare la vendita. Ad esempio, se il compratore non riesce ad ottenere l’ ipoteca. in questo caso probabilmente ci si può tenere l’ anticipo, ma si perderà più denaro, e forse anche qualche serio pretendente solo per aver tolto il cartello “vendesi” o l’ annuncio da idealista.it
8) Evitare i professionisti. C’ è chi non vuol sentir parlare degli agenti immobiliari, però se non vuoi complicarti la vita metterti in mani esperte può essere una saggia decisione: questi professionisti sono d’ aiuto e facilitano l’ intero processo. Non dovrai più mostrare la casa, né rispondere alle chiamate di perditempo, né preparare cartelli o preoccuparti di pubblicizzare il tuo annuncio online, né discutere il prezzo con l’ acquirente.
9) Fissare prezzi differenti in vari posti. La tua casa deve avere un solo prezzo. Non puoi dichiarare un prezzo in internet che magari è diverso da quello pubblicato sulle riviste o sul cartello dell’ agenzia alla quale ti sei affidato. Così non fai altro che generare sfiducia.
10) Fare un annuncio poco attraente. Se la tua casa si trova in una zona appetibile per gli stranieri puoi scrivere l’ annuncio in diverse lingue e soprattutto fai in modo che attragga compratori. Ad esempio, un annuncio con un video (anche di quelli realizzati col telefonino) ha il 64,4% di probabilità in più di essere consultato. Un annuncio con foto viene visto in genere 2 volte di più di uno senza, uno con visita virtuale 2 volte e mezza.
Fonte: idealista.it