Gli interventi di ampliamento e riqualificazione solo per gli edifici ultimati entro il 2003. Sarà possibile l’ ampliamento delle abitazioni mono e bifamiliari e la demolizione e ricostruzione di fabbricati non idonei sul piano della sicurezza e degli standard igienico – sanitari, situati al di fuori dei centri storici.
Come abbiamo detto, gli interventi ammessi dalla legge valgono solo per gli edifici residenziali ultimati entro il 31 dicembre 2003, con ampliamenti che possono raggiungere il 35%, mentre per gli immobili a uso diverso da quello abitativo sono fissati al 25%. In ogni caso è obbligatorio un risparmio energetico del 10% sul riscaldamento invernale.
Inoltre è possibile realizzare parcheggi interrati urbani, ma con l’ impegno, da parte dei privati, di creare in superficie zone di verde da donare ai Comuni. Per le nuove abitazioni è stato introdotto il certificato di rendimento energetico.
Da segnalare i limiti imposti nelle aree a rischio idrogeologico, con effetti benefici, ovviamente nel settore dell’ edilizia. La semplificazione burocratica delle disposizioni inoraggerà gli investimenti dei privati per migliorare le proprie abitazioni con ricadute positive sull’ occupazione.
Questa legge incentiva la riqualificazione e l’ aggiornamento tecnico degli edifici esistenti, che saranno dotati di strumenti antisismici e sistemi per la bioedilizia, prevedendo una tutela specifica per i centri storici e gli immobili di valore storico – culturale. Proibite cementificazioni selvagge e nuove costruzioni.
ilario 30 Gennaio 2010 il 18:09
Ciao a tutti,
Vi segnalo un sito dove potete iscrivere gratitamente la vostra impresa e ricevere richieste di preventivo, funziona ogni tanto qualche lavoro si prende, comunque il sito si chiama http://www.edilnet.it/
Impresa Edile 14 Aprile 2015 il 14:50
Complimenti per l’articolo, veramente ben scritto. Quando ho dovuto ristrtturare casa per poi affittarla, ho dovuto fare una certificazione energetica a Torino. Secondo voi gli incentivi del piano casa si applicano?