La Confedilizia ha presentato sabato i risultati di “Un anno di quotazioni del Borsino immobiliare Confedilizia”, raccolti in una apposita pubblicazione. Il Borsino immobiliare Confedilizia rileva, ogni semestre, i valori di compravendita degli immobili adibiti ad uso abitativo di 103 province (47 città del Nord, 24 del Centro e 32 del Sud). La quinta edizione della pubblicazione riporta i dati che emergono dalla media della rilevazione dei due semestri del 2009. I valori minimi sono riferiti ad immobili da ristrutturare completamente. I valori massimi sono riferiti ad immobili nuovi o ristrutturati.
Fra i valori massimi di compravendita registrati si segnalano – per le zone centrali – Venezia (con una media di 9.570 euro al metro quadro), Roma (8.000 euro mq) e Milano (7.570 euro mq); per le zone semi centrali, Venezia (6.300 euro mq), Milano (5.100 euro mq) e Roma (4.800 euro mq); per le zone periferiche, Venezia (3.900 euro mq), Roma (3.800 euro mq) e Siena (3.500 euro mq).
Con riferimento alle aree geografiche, i valori massimi medi si registrano al Nord (3.327 euro al metro quadro); seguono il Centro (3.160 euro mq) e il Sud con le isole (2.232 euro mq). Per i valori minimi è il Centro a registrare il prezzo medio più alto (1.562 euro mq), seguito dal Nord (919 euro mq) e dal Sud ed isole (686 euro mq).
Le previsioni del Borsino immobiliare della Confedilizia – che redige i propri dati in base alle informazioni che vengono raccolte attraverso le rilevazioni di oltre 200 sedi territoriali – sono per un rilevante ritorno di attenzione per l’ immobiliare nella seconda metà del 2010, in una con la ripresa dell’ inflazione, ormai data per certa dagli osservatori appunto per tale periodo.
Ciò che si tradurrà in una ripresa del mercato – a partire dalle grandi città, e solo successivamente e gradualmente nei centri minori – sia dal punto di vista del numero delle transazioni (che per il 2009 dovrebbero attestarsi su una cifra vicina alle 600.000) sia dal punto di vista del livello dei prezzi. Fino ad allora, il mercato dovrebbe manifestare una certa stabilità sia in termini di numero di compravendite sia in termini di prezzi.
A giudizio della Confedilizia, la ripresa potrebbe essere anticipata o rafforzata – con effetti positivi anche sul mercato delle locazioni – se si verificassero alcuni interventi legislativi attesi da tempo: primo fra tutti quello dell’ introduzione di una tassazione sostitutiva dei redditi da locazione (la cosiddetta cedolare secca) che, insieme con le rinnovate agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e con i Piani casa regionali attualmente in fase di avvio (laddove realizzati in modo equilibrato), costituirebbe una formidabile iniezione di fiducia per gli investitori in edilizia.