Fra le novità da segnalare nel panorama del real estate milanese segnaliamo l’ esito del concorso internazionale per la riconversione del garage Traversi di Via Bagutta in residenziale, commerciale, centro benessere e attività culturali, a pochi metri da Via Montenapoleone e, dunque, oggetto molto ambito negli anni dello shopping immobiliare (un piano interrato più otto fuori terra, poco meno di venticinque metri di altezza, superficie complessiva pari a circa mq 5.000).
Nell’ ultimo decennio, infatti, il garage ha avuto più proprietari (attualmente l’ immobile fa capo al Gruppo Aedes), è stato oggetto di numerose trattative (per un certo periodo si è anche vociferato di creare un albergo di lusso collegato ad un primario gruppo internazionale), finché, nel 2006, è stato sottoposto ad un vincolo monumentale, al fine di salvaguardare un edificio degli anni ’30, in cemento armato, a forma di diamante, con due lati ciechi (la luce proviene solamente dall’ arco di circonferenza) e un infrapiano che non consente grandi modifiche, a meno di ingenti costi.
Sette i progetti presentati da professionisti di tutto il mondo (Commissione presieduta dal Professor Alberico Barbiano di Belgiojoso, fra la giuria presente anche il Sopraintendente ai Beni Paesaggistici e Monumentali Alberto Artioli, a garanzia che il bando venisse vinto da chi fosse stato in grado di non stravolger il progetto originario dell’ Architetto De Min), la gara è stata aggiudicata allo studio internazionale EMBT (architetto Benedetta Tagliabue, professionista di origini milanesi, laureatasi all’ Università di Architettura nella laguna veneta, ma da anni residente a Barcellona dove vive e lavora).
Al momento, non si conoscono i particolari tecnici del progetto vincente, tuttavia, sarà importante capire come verrà risolto sia il problema della luce all’ immobile che, con l’ attuale sagoma, a forma di ventaglio, viene garantita solo dalla parte ad arco di circonferenza (i due lati sono ciechi) e che, in passato, ha rappresentato uno dei problemi tecnici maggiori per chi ha voluto approfondire il tema della riconversione del garage (ci sono state addirittura delle tesi universitarie), nonché quello della scarsa altezza fra un piano e l’ altro, che non viene considerato un elemento ostativo qualora si intendano ricoverare delle auto, ma che potrebbe presentare delle difficoltà oggettive in caso di riconversione in residenziale o commerciale di lusso.
Apprestiamoci, pertanto, ad avere un ulteriore attività del lusso in centro Milano e prepariamoci a sentire valori immobiliari di richiesta al metro quadro da capogiro per chi (fortunato lui) si potrà permettere un casa nell’ ex garage a due passi da Piazza San Babila (non conoscendo né tempi né progetto e, stante la situazione economica attuale, è molto difficile fare previsioni di spesa, tuttavia, difficilmente la richiesta dei promotori sarà inferiore ai 15.000 euro al metro per un appartamento).
Onore e merito, dunque, a questo studio professionale, capitanato da un architetto italiano che, vent’ anni fa, appena dopo la laurea, ha iniziato un percorso professionale in terra iberica e che, adesso, torna nella sua città natale da vincente (nel senso letterale del termine, la brillante progettista milanese ha appena vinto l’ International Fellowship che viene assegnato annualmente dal Royal Institute of British Architects), così come fanno ancora oggi tanti altri giovani, in particolar modo medici e ricercatori che non riescono a emergere entro i confini nazionali, sia per annosi problemi di nepotismo e raccomandazione, ma anche per la scarsa propensione all’ innovazione culturale.
Anna Sara Balloni – Kevin John Carones