È stata presentato a fine novembre dal noto Istituto bolognese Nomisma il periodico Osservatorio sul Mercato Immobiliare, che ha messo in luce un miglioramento delle aspettative, sebbene i fondamentali siano ancora deboli. Come, in maniera analitica, si evidenzia qui di seguito.
Calano nel 2009 i valori delle case, dei negozi e degli uffici, con prezzi che, nelle tredici grandi aree urbane monitorate, registrano le seguenti performance annue: -4,1% per le case, -3,9% per gli uffici e -3,2% per le attività, con una riduzione più contenuta nel secondo semestre rispetto al primo.
I tempi di vendita e di locazione degli immobili continuano ad aumentare: per vendere un appartamento occorrono circa sei mesi per alienare, per un immobile industriale il tempo medio richiesto è di oltre nove mesi. In controtendenza, gli appartamenti da affittare che, come sempre, vengono gestiti in breve tempo. La forbice fra domanda e offerta, in fase di trattativa, si amplia sempre maggiormente e raggiunge il 13% di media.
Il numero complessivo delle compravendite nell’ anno in corso sta continuando a diminuire, seppure in misura minore rispetto all’ anno passato, come evidenziato dai dati ufficiali forniti dall’ Agenzia del Territorio.
Analizzando il combinato fra flessione dei prezzi e volumi di compravendita si evidenzia come nel biennio 2007 – 2009 il mercato immobiliare ha perso il 30% passando da 154 miliardi di euro del 2008 ai 109 dell’ anno in corso.
Il settore edile sta subendo una contrazione di circa il 10% e anche per il 2010 le previsioni sono negative (si prevede un -7,1%), sebbene il piano casa possa migliorare questa previsione.
L’ analisi del secondo semestre 2009 ha evidenziato come la percentuale di insolvenza dei mutuatari sia raddoppiata rispetto all’ anno precedente, motivo per il quale le banche sono diventate maggiormente selettive nella gestione delle pratiche di mutuo.
Le erogazioni di mutuo sono scese del 13%, passando da 56,5 a 49,2 miliardi di euro: tale calo conferma quanto emerso da un’ indagine effettuata anche da Nomisma, secondo la quale le garanzie richieste dalle banche in sede di erogazione di mutuo sono sempre maggiori e, di conseguenza, gli istituti di credito sono più rigidi. Intanto il mercato delle surroghe e sostituzioni è in continua crescita e raggiunge i 12,3 miliardi di euro.
Il mondo dei fondi immobiliari continua a crescere in termini di dimensioni, mentre dal punto di vista delle performance registra una lieve contrazione. In Borsa, da inizio anno ad oggi, la media dei titoli delle società immobiliari quotate è salita del 66%.
Concludiamo con un cenno alle previsioni future. A tale proposito, l’ istituto bolognese pensa che il peggio della recessione sia alle spalle, anche se la situazione resta ancora incerta e complessa. Nel quadro economico generale giocano un ruolo chiave alcuni fattori come la disoccupazione e il PIL, mentre per il comparto immobiliare si prevede nel 2010 ancora una riduzione nell’ ordine dell’ 1 – 2%. Per tornare a vedere la luce occorre attendere il 2011, quando è previsto il cambio di tendenza, fattore legato indissolubilmente all’ incremento di mutui da parte delle banche e che si può verificare solo ed esclusivamente quando la crisi mondiale sarà definitivamente alle spalle.
a cura di Anna Sara Balloni