La settimana appena trascorsa è stata particolarmente significativa per il capoluogo lombardo che ha visto l’ adozione da parte della Giunta del Consiglio Comunale di Milano del nuovo Piano Governo Territorio (primo passo essenziale, in vista dell’ approvazione finale prevista per il prossimo mese di giugno) che andrà a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale, oltre allo stanziamento da parte del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) dei soldi necessari per completare le tratte metropolitane MM4 e MM5.
Come ha ben spiegato il Sindaco di Milano Letizia Moratti, con il nuovo PGT, adottato dalla Giunta Comunale lo scorso 04 novembre, “siamo in grado di consegnare ai nostri figli una città verde, facile da raggiungere e percorrere, con tanti nuovi servizi e spazi da vivere. Vogliamo dare a Milano un futuro con nuove condizioni di vivibilità, dove costruire non significherà più consumare nuovo suolo pubblico. Dove il legittimi diritti dei privati saranno riconosciuti ed armonizzati con i diritti pubblici. Un futuro in cui il verde tornerà ad essere una caratteristica della città; un futuro in cui lo sviluppo immobiliare sarà sempre collegato all’ offerta di adeguati servizi pubblici.
In estrema sintesi, nella Milano del futuro abiteranno 300.000 persone in più (il nuovo Pgt sarà attento, fra l’ altro, alla tematica del social housing), ci saranno 10 linee metropolitane e 12 ferroviarie, oltre che un tunnel che collegherà direttamente lo scalo aeroportuale di Linate al Polo fieristico di Rho Pero.
Fra le novità più rilevanti e oggetto di maggiori critiche l’ abolizione dei vincoli delle destinazioni d’ uso e l’ introduzione dell’ indice edificatorio potenziale, una sorta di Borsa dei diritti edificatori, dove, partendo da un indice potenziale del 50% rispetto a una determinata area, sarà possibile scambiare e / o incrementare la volumetria edificabile di un terreno, fino ad arrivare al 100%, sebbene al riguardo le informazioni sui meccanismi pratici siano ancora in fase organizzativa e potrebbero essere oggetto di modifiche.
L’ Assessore all’ Urbanistica di Milano Carlo Massiroli ha dichiarato in toni enfatici che libertà, equità, semplificazione e sussidiarietà sono le parole chiave del Piano, con Milano che oggi è laboratorio nazionale dell’ innovazione urbanistica.
Di segno opposto le parole del Capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, il quale da un lato manifesta preoccupazione per quanto riguarda “la tentazione di cementificazione e i rischi connessi ai meccanismi di scambio delle aree”, dall’ altro auspica che “il centrodestra non si presenti in aula blindando il provvedimento”.
Con riguardo, invece, alla tematica riguardante lo stanziamento dei soldi per le nuove metropolitane milanesi, il Cipe ha approvato venerdì scorso il finanziamento di 921,1 milioni di euro per il completamento delle linee MM4 e MM5: con le nuove linee metropolitane il capoluogo lombardo passerà dagli attuali 76 chilometri a 140, mentre il numero delle fermate verrà incrementato dalle 88 di adesso alle 110 previste al completamento dei lavori.
E se il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha espresso, a nome della città, un ringraziamento al Governo, il mondo immobiliare dovrebbe iniziare a festeggiare (soprattutto in momenti di crisi come quello attuale), in quanto la certezza di avere una linea metropolitana a meno di cinque minuti da casa determina un sicuro incremento dei valori al metro quadrato per migliaia di milanesi.
Naturalmente occorre attendere l’ inaugurazione della tratta interessata dalla propria abitazione per realizzare in concreto questo vantaggio economico. Ma nel frattempo, attenzione! Non bisogna cadere nell’ errore di vendere oggi al prezzo di domani.
Kevin John Carones