Sono 12 le Regioni che hanno emanato una propria disciplina per attuare nel proprio territorio l’ Accordo del 1° aprile contenente il Piano di rilancio dell’ attività edilizia.
Le leggi regionali di Puglia, Basilicata e Lazio sono state contestate dal Governo dinanzi alla Corte Costituzionale per i motivi di seguito elencati:
*la legge n. 14 / 2009 della Puglia è stata contestata nella parte in cui prevede la trascrizione nei registri immobiliari degli spazi per i parcheggi pertinenziali. Questa procedura non è prevista dalla legislazione statale di riferimento (art. 9 Legge 122 / 1989), perché la trascrizione comporta il pagamento di un’ imposta ipotecaria, che non può essere disciplinata dalla Regione. Tale disposizione, infatti, si troverebbe in contrasto con l’ articolo 117 della Costituzione in quanto il sistema tributario e ordinamento civile è di competenza statale;
* le leggi n. 25 / 2009 della Basilicata e n. 21 / 2009 del Lazio sono state contestate per l’ introduzione dell’ obbligo di redigere il fascicolo di fabbricato. Tale disposizione contrasterebbe, secondo l’ accusa, con diverse norme costituzionali in quanto sarebbe contraddittoria rispetto alle finalità perseguite dalla legge, ovvero l’ incentivazione e l’ incremento dell’ edilizia privata. Inoltre l’ obbligo di prevedere il fascicolo di fabbricato è di competenza legislativa statale in materia di governo del territorio, secondo l’ art. 117, comma 3, cost. Tale previsione non può essere rimessa alle singole differenti discipline regionali, per uniformità di trattamento sull’ intero territorio nazionale.
Fonte: Ance