In base all’ ultimo monitoraggio sugli scambi dell’ Agenzia del territorio, relativo al secondo trimestre 2009, i dati sono ancora negativi, ma la progressione al ribasso ha frenato la corsa rispetto ai dati del trimestre precedente (gennaio – marzo 2009): tra aprile e giugno di quest’ anno gli scambi hanno fatto segnare un -12,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Nel trimestre precedente, la caduta era stata invece più marcata: -18,6 per cento.
La stessa tendenza – dato negativo nel trimestre, ma migliore rispetto al trimestre precedente – si registra in tutti gli altri comparti: uffici (-5,4%), negozi (-14,5%) e capannoni (-20,3%). Nel I trimestre 2009 i decrementi tendenziali erano stati, rispettivamente, di -20,4%, -23,8% e -33,4%. Il dato riassuntivo dell’ intero primo semestre 2009 è di -15,6%, pari a un calo di quasi 55.400 scambi rispetto al primo semestre 2008.
“Il trend sta migliorando – ha segnalato il direttore dell’ Agenzia, Gabriella Alemanno -. Questo significa che c’ è una speranza di ripresa”. Ottimista anche il sottosegretario all’ Economia, Luigi Casero. “I dati confermano che da circa un mese e mezzo fa ha smesso di scendere anche la crisi economica».
La caduta frena soprattutto nelle grandi città, che hanno messo a segno un calo medio del 5,7% nel secondo trimestre 2009. Nello stesso periodo, gli scambi nel resto delle rispettive province ha fatto segnare -14 per cento. E nello scorso trimestre, entrambi gli indici erano peggiori: rispettivamente -13,8% e -19 per cento. I prezzi medi sono in sostanziale tenuta (-0,8%).
Assoimmobiliare prende atto del possibile esaurirsi del calo degli scambi ma chiede misure attive: “Fortissima è la preoccupazione dell’ industria immobiliare per l’ evoluzione dei prossimi mesi, atteso che un ridimensionamento drastico delle operazioni come quello indicato non potrà, salvo che non si riavvii rapidamente il ciclo degli investimenti; e questo potrà avvenire solo con iniziative di politica industriale significative”.
Fonte: Il Sole 24 Ore