La rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti né a carattere personale né relativi a questioni già pendenti innanzi all’ Autorità Giudiziaria.
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Conferma dell’ Amministratore
Si domanda quale maggioranza occorra per confermare l’ amministratore dopo la scadenza del suo mandato.
Al quesito ha risposto la Cassazione, che, sul punto, si è così testualmente espressa: “La disposizione dell’ art. 1136 comma quarto cod. civ. la quale richiede per la deliberazione dell’ assemblea del condominio di edifici riguardante la nomina o la revoca dell’ amministratore la maggioranza qualificata di cui al secondo comma è applicabile anche per la deliberazione di conferma dell’ amministratore dopo la scadenza del mandato” (sent. n. 4269 del 4.5.’94).
Ascensore, adeguamento alle norme sulla sicurezza
In un condominio occorre adeguare l’ ascensore alle norme sulla sicurezza. Si domanda come debba essere ripartita la relativa spesa.
Trattandosi di un intervento che non è correlato all’ intensità d’ uso, alla vetustà o ad eventuali guasti, ma che ha la finalità di garantire l’ incolumità delle persone, la giurisprudenza ha ritenuto che la relativa spesa vada sostenuta da tutti i condòmini in proporzione ai rispettivi millesimi di proprietà (cfr. ex multis, Trib. Bologna, sent. n. 685 del 2.5.’95).
Indennità e trasferimento dell’ attività nelle immediate vicinanze
Si domanda se l’ indennità di avviamento commerciale sia dovuta dal locatore, anche nel caso in cui il conduttore trasferisca la propria attività in un locale sito nelle immediate vicinanze dell’ immobile precedentemente condotto in locazione.
La Cassazione ha precisato che il diritto all’ indennità di avviamento prescinde da qualsiasi accertamento circa la “perdita ed il danno che il conduttore abbia subito in concreto in conseguenza del rilascio”. E ciò, quand’ anche quest’ ultimo abbia spostato la propria attività nelle immediate vicinanze dell’ immobile precedentemente condotto in locazione (sent. n. 2834 del 26.2.’02). La risposta al quesito, pertanto, è positiva.
Balconi, installazione di tende da sole
Si domanda se, per agganciare le tende da sole alla soletta del balcone aggettante sovrastante, il condomino del piano inferiore necessiti del consenso del proprietario del poggiolo.
La risposta è affermativa. Secondo la Cassazione, infatti, i balconi aggettanti, quelli, cioè, che sporgono dalla facciata dell’ edificio, non svolgono alcuna funzione di sostegno né di necessaria copertura dell’ edificio e, pertanto, rientrano “nella proprietà esclusiva dei titolari degli appartamenti cui accedono” (sent. 15913 del 17.7.’07).