Oltre al varo del Piano Casa Regionale, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera 1995 / 2009 per la concessione di finanziamenti e la costituzione di un fondo di rotazione a favore della ripresa edilizia, così come previsto dalla Legge Regionale 76 / 1984.
Fino al 30 ottobre 2009 presso il Servizio per l’ edilizia residenziale dell’ Assessorato alle Opere Pubbliche si può presentare domanda di mutuo agevolato per l’ acquisto di immobili ultimati, recuperati e in corso di costruzione.
La Giunta Regionale, con la Delibera 2202 / 2009 del 7 agosto scorso, ha anche stabilito i parametri edilizi, i costi massimi e i valori unitari convenzionali da applicare agli interventi di edilizia residenziale pubblica, agevolata, sovvenzionata e convenzionata.
Il limite massimo di costo da applicare agli interventi di edilizia residenziale sociale ammonta a 1420 euro per metro quadro. Il parametro può essere maggiorato del 10% per gli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata soggetti a procedure di evidenza pubblica.
I criteri di determinazione dei costi massimi fissati dal presente documento si applicano a tutti gli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) realizzati sul territorio regionale, da qualsiasi Soggetto attuatore. I costi massimi ammissibili dal provvedimento rappresentano un limite di spesa oltre il quale l’ intervento costruttivo non è più finanziabile con risorse destinate all’ edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata.
Gli interventi finanziabili comprendono la trasformazione urbanistica del territorio mediante la realizzazione di corpi edilizi e fabbricati di nuova edificazione, sia fuori terra sia interrati, su aree anche non inserite in specifici Piani Urbanistici di Dettaglio (PUD), il recupero globale, volto a ripristinare la funzionalità e la sicurezza di interi organismi edilizi esistenti, e il recupero parziale per il ripristino di singole unità abitative.
Su richiesta del soggetto attuatore la Giunta può concedere deroghe al massimale di finanziamento per caratteristiche urbanistiche, tipologiche ed edilizie dell’ intervento, particolari condizioni geomorfologiche, vincoli di tutela architettonica o ambientale, ubicazione del cantiere, difficoltà e problematiche emerse in sede di rilievo e progettazione o di esecuzione.
La Giunta può anche integrare il finanziamento programmato per ogni singolo intervento nel caso in cui vengano predisposte perizie suppletive, per il riappalto dei lavori in seguito al fallimento dell’ Impresa aggiudicataria, per la rescissione del contratto di appalto in danno dell’ Impresa aggiudicataria e nuova procedura per l’ affidamento dei lavori residuali, o l’ aggiornamento delle aliquote IVA a seguito dell’ entrata in vigenza di nuove disposizioni in materia fiscale.