Continua a rallentare la crescita dei prestiti delle banche alle imprese. Secondo quanto emerge dai dati dell’ ultimo supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia, disponibili sulla Base informativa pubblica a luglio il tasso di crescita dei prestiti alle imprese si è attestato all’ 1,3%, contro il +2,42% dei mese di giugno.
Per le società non finanziarie, a luglio scorso il tasso di crescita è stato dello 0,94%, contro al +1,7% di giugno. Rispetto a un anno prima la frenata dei finanziamenti alle imprese è stata brusca: l’ aumento dell’ 1,32% degli impieghi registrato a luglio di quest’ anno si confronta infatti con un incremento annuo dell’ 11,35% messo a segno nel luglio del 2008.
Il basso incremento attuale, ovviamente, si basa su un dato di dodici mesi fa particolarmente elevato (a luglio 2008 la congiuntura dell’ economia reale aveva già cominciato a rallentare). La crescita a due cifre, peraltro, da allora è andata via via calando, per scendere sotto il 10% a partire da ottobre scorso.
Anche nel caso dei prestiti alle famiglie si è registrato un rallentamento della crescita a luglio: l’ incremento annuo è passato dal +4,59% di giugno al +4,12%. Ma il ritmo dell’ aumento di luglio resta comunque piuttosto robusto rispetto a un anno prima, quando i finanziamenti alle famiglie aumentavano del 2,96% rispetto a luglio 2007.
Quindi è possibile che esistano anche effetti di restrizione dell’ offerta del credito sulle imprese e che questi effetti siano più consistenti di quelli fatti alle famiglie, anche perché in Italia il mercato immobiliare non è crollato.
Ma alla nuova frenata dei prestiti corrisponde prevalentemente una domanda di credito ancora molto bassa. Il motivo è chiaro: l’ Italia in questo momento non sta rischiando il credit crunch, perchè la dinamica cedente dei prestiti è dovuta essenzialmente al fatto che la domanda di investimenti è ancora molto bassa.
Un’ ulteriore, lieve riduzione dei tassi interessa invece tutti i tipi di prestiti (imprese, famiglie, etc). Per i nuovi mutui oltre i dieci anni stipulati a luglio il tasso medio rilevato da Via Nazionale è lievissimo, pressoché fermo: del 5,17% contro il 5,18% indicato per giugno; ma nel luglio dello scorso anno il tasso sui mutui oltre i dieci anni per l’ acquisto di abitazioni era del 6,08 per cento. Il tasso medio, considerando anche le altre tipologie di mutui casa, è indicato invece al 3,38% in calo dal 3,64% di giugno. Considerando invece il tasso taeg, comprensivo delle spese accessorie, Bankitalia segnala un 3,51% in luglio dal 3,79% di giugno.