Roma, 11 luglio 2009. Il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “Prendiamo atto delle buone intenzioni del ministro Calderoli (destinate, peraltro, a rimanere “pie” intenzioni) e della tardiva scoperta dell’ “impossibilità a provvedere” (dopo mesi e mesi di pubblici annunci in senso contrario).
In realtà, la Corte costituzionale si è pronunciata prima della riforma costituzionale del 2001 che ha cambiato radicalmente regime normativo e si è pronunciata comunque solo nel senso di escludere che possano essere trasferite alle Province funzioni di competenza privata (sentenza n. 326 / ’98).
In ogni caso, se anche le cose stessero come ha detto il ministro, una cosa è pacificamente certa: che il potere impositivo di tributi spetto allo Stato e basta, in virtù di quanto dispone l’ articolo 23 della Costituzione. Sfidiamo allora Calderoli e Brunetta ad abrogare il R.D. 13.2.1933 n. 215 o, quanto meno, l’ articolo 21 di tale legge statale, che consente ai Consorzi di esigere i contributi imposti ai proprietari di alloggi e agli agricoltori con ruoli immediatamente esecutivi, che i Consorzi da sé soli si approvano.
Ci attendiamo che queste ultime proposte, coerentemente con quanto fatto presente dal ministro Calderoli e, comunque, coerentemente con il dettato costituzionale, siano accettate ed inserite già nel Codice delle autonomie, così come ci attendiamo che – in ogni caso – si stabilisca un termine massimo di sei mesi alle Regioni per decidere sull’ attribuzione delle competenze consortili”.
Roma, 11 luglio 2009. Lancio ANSA ore 18.51 (Enti locali: Anbi, Confedilizia pecca di mancata conoscenza)
Replica Confedilizia: da più di dieci anni attendiamo una risposta dai Consorzi di bonifica
Il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, dichiara:
“È verissimo ciò che sostiene il presidente dei Consorzi nella sua difesa d’ ufficio: come tutti i proprietari di casa, non conosco l’ attività dei Consorzi ma solo i salati contributi che essi ci impongono di pagare. Per il resto, è perfetta la distinzione tra funzioni pubbliche dei Consorzi (che possono essere trasferite alle Province) e funzioni private (che devono rimanere ai Consorzi). La verità, purtroppo, è che con l’ associazione dei Consorzi non c’ è dialogo: da più di dieci anni Confedilizia sta attendendo una risposta a proposito di un piano di classifica tipo da noi proposto, nell’ ambito di una trattativa indotta dalla Confagricoltura per arrivare ad un documento concordato”.
Roma, 14 luglio 2009. Enti locali, Confedilizia: pietra tombale su ogni speranza anti – Consorzi di bonifica
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato:
“Non è all’ ordine del giorno, ma se il Consiglio dei ministri di domani trattasse l’ argomento dei Consorzi di bonifica sarebbe posta una pietra tombale su ogni speranza di ricondurre ad equità la contribuzione richiesta da questi enti a condòmini, proprietari di alloggi e agricoltori. Il testo all’ esame rappresenta, di fatto e al di là delle parole, una consacrazione della situazione attuale. Il pretesto per fare marcia indietro rispetto alla soppressione di cui si è parlato per mesi e mesi è una sentenza della Corte costituzionale che vieta solo il trasferimento alle Provincie delle funzioni consortili di natura privata. È dunque un pretesto specioso. Se non si vuole fare una vera riforma è meglio dirlo con onestà e chiarezza. La strada potrebbe essere quella che il Consiglio dei ministri approvasse una delega al Governo così da studiare approfonditamente, e col tempo dovuto, quello che si può fare, ammesso che si voglia farlo”.