I vantaggi dell’ installazione di pannelli solari fotovoltaici non stanno solo nel risparmio d’ energia elettrica e nella riduzione dell’ inquinamento dell’ aria. Si è infatti pagati, per vent’ anni per produrre energia solare pulita, anche per il proprio autoconsumo. Ecco perché gli impianti questi pannelli sono in rapidissima diffusione rispetto al passato. Altrimenti, occorre essere chiari, il fotovoltaico oggi non avrebbe chanches: i costi di installazione sono troppo elevati.
Il meccanismo è quello del cosiddetto conto energia. Mentre in precedenza i costi dell’ installazione di questo tipo di pannelli erano in parte rimborsati da contributi regionali, oggi non è più così.
Chi decide di scegliere il solare deve sborsare di tasca sua il denaro per posizionare i pannelli e per connettervi gli apparecchi che li servono (a meno che faccia un mutuo). In compenso, via via che produce elettricità, oltre a goderne abbattendo i costi della bolletta, si vede rimborsare, a una certa tariffa, i kilowatt prodotti per sé e, a certe condizioni, anche quelli prodotti in eccesso, che vengono venduti alla rete elettrica.
Tali tariffe incentivanti sono parametrate al tipo di collocazione dei pannelli: sono più elevate se sono integrati nel tetto; un po’ meno se sono solo appoggiati; ancora meno se sono disposti a terra. Gli impianti fotovoltaici sono comunque connessi alla rete distributiva dell’ elettricità e, in tal modo, tale rete funziona come una sorta di enorme batteria: incamera l’ energia prodotta in surplus (in genere durante i mesi in cui c’ è maggiore insolazione, quelli estivi) e la cede durante i mesi freddi.
Controindicazioni
La principale è ovviamente il costo iniziale da affrontare, che non è certo indifferente. Per un piccolo impianto sono da mettere in conto grossomodo 7 mila euro a kilowatt prodotto: il che significa che per garantire 3kw standard di potenza occorre stanziare 21 mila euro tondi tondi.
Ma una soluzione c’ è: quella di ricorrere a un particolare tipo di mutuo le cui rate sono pari agli incentivi statali, riuscendo così a coprire le forti spese iniziali.
Gli incentivi sono incrementati del 5% per gli impianti di potenza superiore a 3 Kw), quando si consuma almeno il 70% dell’ energia prodotta e per gli impianti integrati in cui vengano sostituiti tetti che contengono amianto. Infine è previsto un premio aggiuntivo per chi garantisce una riduzione minima del 10% del fabbisogno energetico degli edifici, proporzionata tale riduzione (con un massimo del 30% in più della tariffa.