L’ Asppi – Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari ha lanciato un’ iniziativa su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare il Governo italiano a varare un Piano per l’ affitto che vada incontro alle necessità della popolazione sul tema della locazione.
Alla luce dell’ attenzione concentratasi sul Piano per l’ edilizia allo studio del Governo, che punta a favorire l’ acquisto dell’ abitazione, l’ Asppi ha deciso di realizzare e stampare una cartolina indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella quale si chiede l’adozione di un Piano per l’ affitto basato su tre punti chiave: il rilancio dell’ istituto della locazione, la regolazione del mercato ed il favorire la trasparenza. Tutto questo prevedendo detrazioni fiscali a favore degli inquilini e la tassazione separata del reddito da locazione per i proprietari.
“Si tratterebbe – afferma il presidente nazionale dell’ Asppi Luigi Ferdinando Giannini – di un provvedimento capace di rispondere alle esigenze contingenti, alla luce della crisi economica e finanziaria in atto e per rispondere alle esigenze di mobilità territoriale degli studenti fuori sede, dei lavoratori precari e dei giovani”.
Le cartoline saranno distribuite in occasione di manifestazioni pubbliche organizzate dall’ Asppi, che partiranno dall’ Emilia Romagna per estendersi progressivamente nelle altre Regioni italiane, al fine di sensibilizzare l’ attuale Governo su una questione rilevante, che si accompagna alla richiesta dell’ estensione dei contratti a canone concordato in tutta Italia ed all’ attivazione degli Osservatori locali e dell’ Osservatorio nazionale sulla condizione abitativa.
“L’ Asppi – conclude il presidente Giannini – è già intervenuta più volte in merito ed ha stilato un decalogo da presentare alle forze politiche in occasione delle elezioni amministrative ed europee. Tra i punti chiave del documento c’ è anche il ribadire la necessità di un Piano per l’ affitto, sulla base dei dati a disposizione: centinaia di migliaia di immobili sfitti e invenduti dimostrano la non urgenza di aumenti dell’ edificato”.