“Sicurezza, efficienza e semplificazione sono le parole chiave della ricostruzione in Abruzzo”. Per Ance e Legambiente, queste dovranno essere anche le direttive principali delle norme che il governo si appresta a varare e che – secondo le due associazioni – dovranno dare un chiaro segnale per orientare positivamente la riqualificazione del patrimonio edilizio nel nostro Paese.
“La sfida da cogliere infatti – hanno dichiarato i presidenti Buzzetti e Cogliati Dezza – è quella della messa in sicurezza statica degli edifici e insieme dell’ efficienza energetica. Il provvedimento deve poter rispondere, quindi, sia alla domanda di sicurezza degli edifici, ancora una volta messa in evidenza in tutta la sua drammaticità dal terremoto in Abruzzo, che alla necessità di ridurre i consumi energetici negli edifici, le bollette dei cittadini e le emissioni di CO2”.
È fondamentale che questi obiettivi siano chiaramente fissati in tutti gli interventi previsti dal Governo. E che si aiuti questa prospettiva con regole semplici e incentivi efficaci. Molta attenzione deve essere posta nell’ impedire una deregulation che rischia di aumentare l’ insicurezza anche attraverso la revisione dei meccanismi dei pubblici appalti affinché la logica del massimo ribasso sia sostituita dalla logica della massima qualità e sicurezza.
Perciò Ance e Legambiente chiedono alle autorità nazionali e locali di trovare un accordo per evitare che si arrivi a normative diverse e contraddittorie sprecando una occasione così importante per avviare una diffusa riqualificazione edilizia. Il Decreto deve essere l’ occasione per dare un chiaro segnale di innovazione, reintroducendo la certificazione energetica nelle compravendite e nei nuovi interventi e approvando le Linee guida previste dalla normativa di recepimento delle Direttive europee.
La semplificazione delle procedure per gli interventi edilizi è un obiettivo giusto e prioritario che deve però accompagnare gli obiettivi di riqualificazione statica e energetica del patrimonio edilizio. Il rischio è altrimenti che sia una risposta parziale all’ emergenza e inefficace per rilanciare il settore edilizio, di cui a giovarne sarebbe il lavoro nero e la speculazione. Per questi motivi e per combattere i rischi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nelle attività di ricostruzione, Ance e Legambiente lanciano la proposta di un Osservatorio per la legalità, per vigilare efficacemente sulle operazioni e i progetti di recupero e ricostruzione.
Danilo Filippini 14 Maggio 2009 il 17:33
Per una ricostruzione di qualità ci vogliono COSTRUTTORI di qualità…CALCESTRUZZI di qualità…nonostante il terremoto basta girare nei cantieri per rendersi conto che NULLA è cambiato!