Pietra e verde si fondono in perfetta simbiosi. Un’ installazione sul senso della natura come cultura: questo il concetto alla base de “Il bosco di pietra”, che è stato presentato, in occasione dell’ apertura del Salone del Mobile, al Giardino della Triennale di Milano.
Il Bosco di Pietra, ideato dall’ architetto Fabio Rotella, è pensato per le Città invase, deturpate e inquinate che, negando la natura, sono sempre più lontane dall’ essenza del vivere. L’ installazione, metaforica nella sua essenzialità, è rivolta all’ uomo e al suo bisogno di riflettere sui temi esistenziali: il ciclo vitale della natura, che si rivela nel verde verticale, e il senso del tempo, invece, rappresentato dalla pietra.
Sulla pietra si fonda, come granitico baluardo, la storia dell’ uomo sin dalle sue origini. La pietra sorregge e protegge, è emblema della forza del pensiero e della cultura, è punto di riferimento riconosciuto e condiviso. È alla sua ombra e sotto la sua aurea protettiva che il verde può attecchire, crescere e sprigionare la sua energia. Il verde, verticale nel suo svilupparsi dal basso verso l’ alto, è metafora della vita che si nutre di esperienza e conoscenza proiettandosi nel tempo e nello spazio.
Ventotto metri quadri di possenti tronchi e sinuosi rami di ardesia verde, grigia e bordeaux, sorreggono composizioni di erbacee perenni (come, ad esempio, l’ Iris Japonica, l’ Heuchera Palace Parple e l’ Epimedium Versicolor) che, come piccole gemme, prendono vita in un paesaggio metropolitano da preservare e salvaguardare.
L’ armonico fondersi di pietra e verde rappresenta la creativa sinergia delle due aziende che collaborano attivamente alla realizzazione del progetto: Benetti Stone Philosophy, che, avvalendosi di un’ esperienza ventennale, crea e modella la pietra plasmandola in modo innovativo per designer e architetti, e Verde Profilo, team di esperti specializzati in giardini in verticale e nella trasformazione del verde in vero e proprio complemento d’ arredo.
L’ installazione – a cura della società Everything, all’ avanguardia nell’ arte dell’ allestimento – è accompagnata da sonorità naturali e illuminata dal light designer Filippo Cannata che si avvale delle tecnologie di Dario Sangalli. Al calare del sole, un fascio di luce lunare esalta e avvolge le fattezze de Il bosco di pietra. Il retro dell’ installazione, realizzato con una decorazione pittorica mimetica, è ad opera di Oikos, azienda italiana leader a livello mondiale nel settore della produzione di pitture decorative.
Il bosco di pietra vuole essere monito per le moderne generazioni: è solo preservando la natura che l’ uomo rispetta se stesso, le proprie radici, il proprio retaggio culturale, la propria identità.