Lo Stato donerà all’ Università dell’ Aquila i terreni dove sorgeranno le case antisismiche che, dopo aver ospitato gli sfollati, formeranno il nuovo Campus per gli studenti. Oltre alla cessione gratuita dei terreni del Demanio, sarebbero in cantiere alcuni progetti di ricerca importanti, forse cofinanziati da società pubbliche, tra i quali anche la realizzazione di un centro di ricerca dell’ Eni. Inoltre Silvio Berlusconi è stato autorizzato dal Consiglio dei ministri ad apportare un paio di ritocchi al decreto Abruzzo. Primo tra tutti il chiarimento sul contributo per la ricostruzione delle case distrutte dal sisma, che sarà a fondo perduto e potrà superare i 150 mila euro.
Quel plafond, a disposizione dei privati attraverso le banche e attivabile con la presentazione delle fatture, continuerà a rappresentare lo strumento automatico. Ma a questo dovrebbero aggiungersi per le ricostruzioni più onerose, come quelle degli edifici storici, anche i contributi della Cassa Depositi e Prestiti, quantificati per adesso in un miliardo. Risorse già stanziate e che ora saranno rese immediatamente disponibili.
Da tempo i sindaci della zona sollecitavano il governo alla piena copertura dei costi della ricostruzione. Anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, in visita nel capoluogo, augurandosi che la magistratura accerti eventuali responsabilità sui crolli, ha chiesto «risorse congrue» e che le istituzioni onorino fino in fondo l’ impegno preso, mentre il presidente del Senato, Renato Schifani, dal Friuli, ha auspicato che il Parlamento possa contribuire a migliorare il decreto.
“Ci sarà una norma che spiegherà tutto, anche se era già implicito” ha detto il governatore della Regione, Gianni Chiodi. Nel testo all’ esame del Senato sarà anche chiarito il ruolo dei sindaci dei comuni colpiti dal sisma. Avranno più poteri nella ricostruzione, ma non saranno tuttavia gli erogatori dei contributi pubblici. Cambierà, in parte, anche il ruolo della società pubblica Fintecna, per evitare il rischio che subentrando ai proprietari degli edifici lesionati che dovessero rinunciare ai mutui bancari (una possibilità prevista dal decreto), si ritrovi ad avere una presenza troppo ingombrante.
I primi interventi in favore dell’ Università dell’ Aquila, uno dei motori economici della città, saranno annunciati da Berlusconi in una conferenza stampa a L’ Aquila. Oltre alla cessione gratuita dei terreni del Demanio, sarebbero in cantiere alcuni progetti di ricerca importanti, tra i quali anche la realizzazione di un centro di ricerca dell’ Eni.
Intanto, il ministro Maria Stella Gelmini ha scritto al Rettore, Ferdinando di Orio, confermando gli altri impegni del governo. L’ ateneo avrà 68 milioni annui dal Fondo ordinario, più 37 milioni per far fronte agli interventi urgenti, altri 14 per supplire al mancato introito della tassa universitaria del 2010 cancellata dal decreto e altri fondi per gli affitti in attesa del ripristino degli edifici. Per questi ultimi dovrebbero arrivare dal Cipe altri 70 milioni.
marco 11 Maggio 2009 il 18:45
mi sa che cosi si avra’ una perdita di terreno naturale che rende l’aquila bellissima per avere a spese 0 cubature. se questa non e’ mafia cosè’