News mercato immobiliare: grande interesse a chiese, cappelle, oratori da riconvertire ad usi civili

di Redazione 2

Il CESCAT – Centro studi casa e territorio di Assoedilizia ha stimato che in Italia esistano circa 5.000 tra chiese, cappelle e oratori pronti al riuso edilizio. Tutti di proprietà privata o di enti ecclesiastici, suscettibili di trasformazione funzionale e di riuso a fini civili. Molte, dopo la sconsacrazione, sono state adibite, con lunghe pratiche ed impegno, ad uso di abitazione o ad usi diversi (terziario – commerciali, artistici, espositivi, ricettivi). Molte rimaste alla destinazione funzionale di culto soffrono di una condizione di degrado per l’ ingente costo comportato dalle spese manutentive. In tempi più recenti, si è registrata una accentuazione della ricerca di tali edifici che, una volta sconsacrati, soprattutto se ubicati in contesti urbani o ambientali di pregio, possono essere utilmente e proficuamente conservati, previa una loro riconversione ad usi civili.

Per l’ utilizzo ai fini abitativi e / o commerciali – terziari, secondo i principi del diritto urbanistico è necessaria una variante di piano urbanistico. Ma, sulla base del testo del piano casa Berlusconi, nella sua provvisoria formulazione, era possibile una modifica di destinazione anche senza opere edilizie; ovviamente impregiudicata la tutela esercitata dagli enti preposti alla tutela di eventuali vincoli culturali, ambientali, monumentali, artistico – storico.

Il presidente Achille Colombo Clerici così ha dichiarato: “In un periodo di squilibri abitativi, quale quello che stiamo vivendo oggi in Italia, tutto il patrimonio edilizio di un Paese deve essere messo in grado di venir utilizzato alla bisogna: non dimentichiamo che in alcune città del pianeta vengono abitati anche i cimiteri.

www.assoedilizia.com

Commenti (2)

  1. da quanto ne so, già esistono case ottenuto dalla ristrutturazione di chiese sconsacrate. Così come si possono trovare, sempre in Italia, abitazioni derivanti da ristrutturazione di vecchie stalle

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