Nonostante il calo dei prezzi delle case, la situazione del mercato immobiliare ha mostrato un peggioramento nell’ ultima parte del 2008. Nel quarto trimestre dei 2008 il 57% degli agenti immobiliari ha denunciato una riduzione del valore delle operazioni. Male le aspettative dell’ anno per l’ andamento del mercato nazionale. È quanto emerge dal Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotto da Banca d’ Italia e Tecnoborsa sugli agenti immobiliari, che ha visto la collaborazione delle agenzie Fiaip, e che evidenzia come le attese degli operatori segnalano un miglioramento solo per il prossimo biennio.
Il quadro rimane sfavorevole anche per il trimestre in corso. A partire da questo mese la Banca d’ Italia ha infatti avviato la pubblicazione di un nuovo Supplemento al Bollettino Statistico che, a frequenza trimestrale, riporterà i risultati di un sondaggio trimestrale presso un campione rappresentativo di agenti immobiliari sullo stato del mercato residenziale in Italia, condotto congiuntamente con Tecnoborsa.
L’ iniziativa è volta ad arricchire la disponibilità di informazioni tempestive e sistematiche circa lo stato e le prospettive del settore immobiliare, che negli anni recenti ha assunto un peso rilevante per l’ analisi del ciclo economico e delle condizioni per la stabilità finanziaria. Nel dettaglio nel quarto trimestre del 2008 i prezzi di vendita degli immobili hanno registrato una riduzione per oltre il 57% del campione intervistato, mentre solo un’ esigua minoranza (2,8%o degli operatori) ha segnalato un incremento dei valori delle compravendite.
Un trend al ribasso che ha interessato soprattutto le regioni del Nordest dell’ Italia e i grandi centri abitati (più di 250 mila persone). Segna un forte incremento l’ andamento degli incarichi a vendere ancora da evadere. Per quasi la metà degli agenti il numero dei mandati era aumentato negli ultimi tre mesi del 2008 rispetto al trimestre precedente. Solo il 15% degli intervistati ha segnalato una riduzione delle operazioni da evadere. Anche in questo caso la maglia nera spetta al Nord – est (45,9%) seguito dalle aree non urbane del Mezzogiorno.
Secondo il report trimestrale, il dato paga sia l’ incremento dei nuovi incarichi acquisiti nel quarto trimestre rispetto al terzo, che la debole dinamica delle vendite. A quanto pare l’ offerta di case aumenta a fronte di una domanda pressoché assente. A confermare questa tendenza anche le cause che hanno spinto alla cessazione degli incarichi a vendere. Nel 64,7% dei casi il motivo è stata l’ assenza di proposte di acquisto a causa dei prezzi richiesti troppo elevati.
Per il 52,3% degli agenti, invece, il venditore ha rinunciato a cedere l’ immobile perché la posta sul piatto era troppo bassa. A pesare, secondo il 47% degli operatori, anche la difficoltà da parte dell’ acquirente a reperire i fondi necessari per chiudere l’ operazione. Chi compra, conferma l’ indagine congiunturale, ricorre all’ accensione di un mutuo ipotecario (69%) e il rapporto tra prestito erogato e valore dell’ immobile è in media pari al 69%. Il tutto contribuisce a dilatare tempistiche e dinamiche delle trattative.