Il piano lombardo per l’ edilizia sarà varato nella prima seduta della Giunta regionale successiva all’ emanazione del Decreto legge del Governo, che avverrà, secondo quanto annunciato ieri, entro 10 giorni. Lo ha reso noto il presidente Roberto Formigoni che, in una conferenza stampa insieme all’ assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, ha espresso soddisfazione per l’ accordo raggiunto tra Governo e Regioni.
Formigoni ha apprezzato il modo federale di governare che si è documentato ed ha anticipato le linee guida del progetto di legge lombardo, cui si lavora da tempo e che quindi è praticamente pronto per essere varato. In cantiere ci sono in realtà due piani regionali, un piano edilizia, destinato ad ampliare e migliorare le residenze di chi ha già la casa e intende investire i suoi risparmi, e un piano casa, rivolto a realizzare nuove abitazioni per chi la casa non ha.
Quasi un senato federale
Governo e Regioni hanno dato ancora una volta una grande prova di collaborazione istituzionale, ha sottolineato Formigoni. “Ed è la seconda volta in due mesi”, riferendosi all’ accordo Governo – Regioni del 19 febbraio sugli 8 miliardi di ammortizzatori sociali. Per Formigoni siamo di fronte a un modo federale di governare, dove la Conferenza delle Regioni prefigura quasi un vero e proprio Bundesrat, un Senato federale, la seconda Camera che, nella visione di Formigoni, dovrebbe essere composto proprio dagli esecutivi delle Regioni.
In ogni caso “questa collaborazione istituzionale, tra Governo e Regioni di colore politico anche diverso, ha permesso di trovare e percorrere la via migliore, benché fosse una via stretta, per risolvere un problema del Paese, e anzi per utilizzare al meglio un’ opportunità per tutto il Paese”. Il grazie di Formigoni è andato poi in particolare agli assessori alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi (che ha seguito passo dopo passo i lavori della Conferenza delle Regioni) e al Territorio e Urbanistica, Davide Boni (il quale ha rimarcato che la traccia fondamentale del disegno del Governo è decisamente lombarda, a sottolineare il ruolo anticipatore di Regione Lombardia con i suoi provvedimenti o con le sue elaborazioni e proposte).
Piano edilizia
L’ accordo stabilisce principi ed indirizzi di carattere generale che le Regioni sono chiamate poi sviluppare con la propria attività normativa entro 90 giorni dall’ emanazione del decreto governativo. La Lombardia, come detto, lo farà immediatamente. Con alcune forti caratterizzazioni. Le ha anticipate Formigoni: “In primo luogo, maggiori incentivi per riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, sia con bonus sia con la semplificazione amministrativa; quindi, promozione di maggiori prestazioni in tema di risparmio energetico; valorizzazione dell’ edificato esistente, o detto in altri termini, massimizzazione dell’ utilizzo del patrimonio esistente per residenza”. Il tutto con rigorosa coerenza rispetto ai piani di governo del territorio e con la massima vigilanza per evitare speculazioni o abusi (ma le nostre norme sono molto avanzate in questo campo, hanno sottolineato Formigoni e Boni”).
“Siamo pronti – ha aggiunto Boni – perché da un anno stiamo lavorando a fondo su risparmio del territorio, materiali innovativi, edifici ecologici, ottimizzazione energetica, all’ insegna dello slogan Costruire solo il bello. Boni ha parlato anche di priorità alle aree dismesse e di esclusione dei centri storici e delle aree a vincolo naturalistico. “L’ attività di demolizione e ricostruzione – ha detto ancora Boni – favorirà le piccole e medie imprese e gli artigiani che già svolgono questi lavori. Si tratterà in ogni caso di un provvedimento straordinario di 18 mesi, come previsto giustamente dall’accordo di oggi”.
Piano casa
Formigoni ha ricordato che con il Governo si era parlato anche di Piano casa, cioè della possibilità di realizzare nuove abitazioni per chi non ha casa, e ha confermato l’ intesa che impegna il Governo stesso a stanziare 550 milioni da destinare alle Regioni per il sostegno di interventi di edilizia sovvenzionata. “Con il Governo – ha aggiunto – si è anche stabilito di andare a ricercare ulteriori risorse: e difatti stiamo già lavorando con la Cassa Depositi e Prestiti, con Fondazione Cariplo e con altri fondi immobiliari in questa direzione. Vogliamo che i due piani, Piano Casa e Piano Edilizia, procedano di pari passo: per le famiglie che cercano casa e per quelle che desiderano ampliarla e renderla più bella e funzionale”.