Un progetto pilota Fiaip che coinvolge con il recupero abitativo funzionale professionisti, istituzioni locali, organizzazioni no profit ed istituti finanziari. Un convegno per offrire ipotesi, idee, confrontare tesi, progetti, per aiutare i giovani e gli immigrati ad avere una casa. È questo lo scopo di un progetto pilota promosso nei giorni scorsi a l’ Aquila da Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali, che ha organizzato insieme alla Curia Arcivescovile locale e Monsignor Giuseppe Molinari un convegno presso la sede dell’ Ance.
La tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di rappresentati delle istituzioni locali, della Camera di Commercio e dell’ Università, oltre che esponenti di primo piano del mondo bancario aveva per titolo “Tavolo di solidarietà – Integrazione giovani” per il recupero abitativo funzionale di case sparse, borghi, centri storici minori d’ Abruzzo: con la giusta leva si risolleva l’ economia.
“L’obiettivo del Convegno – ha dichiarato Sergio Adriani, presidente provinciale Fiaip L’ Aquila – era il coinvolgimento della classe politica, degli istituiti finanziari, dei professionisti e delle organizzazioni no – profit e il loro confronto sui temi proposti dal “Tavolo della Solidarietà” può dirsi pienamente raggiunto, grazie anche all’ importante collaborazione tra FIAIP e Curia Arcivescovile. Gettate queste positive premesse, ci auspichiamo di poter passare alla fase attuativa, estendendo il progetto all’ intero territorio nazionale, con la collaborazione di tutta la FIAIP”.
Il progetto promosso in questa sede mira per cominciare all’ istituzione di un fondo di solidarietà a cui si possa accedere per ottenere mutui fino ad un valore di 80 mila euro per il recupero di case e borghi dei centri storici minori per la residenza da parte di giovani e immigrati. La garanzia al mutuo, che dovrebbe coprire il 100 per cento del costo dell’ immobile, verrebbe offerta esclusivamente dall’ ipoteca iscritta sul bene. Fondamentale il ruolo del fondo solidarietà e integrazione giovani che permetterebe una decurtazione del 2 per cento sul taso d’ interesse degli istituti di credito “ma per fare ciò – hanno detto gli ideatori del progetto – è indispensabile il ruolo delle banche”.
In tutta la regione sono oltre 3 mila i gruppi di case che potrebbero essere interessate dal progetto, 1.300 nella sola Provincia dell’ Aquila. Tra i punti qualificanti del “Tavolo di Solidarietà” istituito nei giorni scorsi anche il microcredito, il finanziamento all’ economia reale, il recupero sapiente del patrimonio edilizio. Secondo la Fiaip le leggi per dar corpo al progetto ci sono, ma occorre che la politica e le istituzioni insieme alle associazioni facciano quadrato per far sì che si possa uscire a testa alta da una crisi che in questo settore ormai si fa sentire.
“Il tema trattato – sottolinea Andrea Rubino, segretario nazionale Fiaip – evidenzia ancora una volta la sensibilità che la nostra Federazione ha nei confronti del territorio e delle problematiche da esso espresse. L’ attenzione non si ferma solo all’ aspetto sociale legato alle problematiche abitative e al recupero abitativo funzionale importantissimo di aree e strutture come borghi e centri storici minori, ma grazie alla funzione sociale espressa degli agenti immobiliari progetti come questo possono essere estesi su scala nazionale per recuperare e creare sviluppo in intere aree del nostro Paese”.
Fonte: Ufficio Stampa Fiaip