Tempi d’ azione rapidi per i cantieri anticrisi e nuove strategie per garantire un futuro al settore delle costruzioni. Questo chiederà al Governo, il 22 aprile, la Federcostruzioni, costituita fra costruttori edili (Ance), società di progettazione (Oice) e altre associazioni di imprese specializzate. Federcostruzioni rappresenta in realtà una rinascita. Infatti, una federazione di filiera con lo stesso nome era nata tre anni fa, con l’ identico obiettivo di concentrare la rappresentanza per meglio incidere sulle scelte di politica economica.
Il primo appuntamento importante di Federcostruzioni è il 22 aprile, per la convocazione di quelli che sono stati definiti gli Stati Generali dell’ edilizia, cui parteciperà non solo l’ intero mondo delle imprese (inclusi artigiani e coop) ma anche quello della rappresentanza sindacale.
Quali saranno le richieste? “La priorità delle priorità – dice Buzzetti – sono i tempi: qualsiasi cosa va bene, piano di piccole opere pubbliche o Piano casa, ma bisogna fare in fretta, perché se dopo l’ estate i cantieri non partono ci sarà un impoverimento del settore”. Poi, segnala il presidente dell’ Ance, vengono i problemi strutturali, a cominciare dal rapporto con il credito.
“Basilea due – cita Buzzetti – è stata una cosa per un’ altra epoca”. Sul fronte delle strategie associative c’ è da registrare anche il protocollo d’ intesa sottoscritto dalla Finco con Federprogetti, federazione cui aderiscono, fra gli altri, le società di ingegneria riunite nell’ Oice e gli impiantisti dell’ Assistal. L’ obiettivo, in questo caso, è industriale: avvicinare l’ indotto ai general contractor impiantistici con forte presenza all’ estero.