Lo scorso 12 marzo la Conferenza Unificata Stato Regioni Province e Comuni si è finalmente espressa in favore del decreto attuativo che secondo le intenzioni dell’ art. 11 del DL 112 / 2008 avrebbe dovuto essere emanato in realtà entro il 21 ottobre 2008. Nel frattempo con una rilevante modifica al testo iniziale dell’ art. 11 è stato fortemente ridotto il ruolo delle Regioni nell’ approvazione dello schema di DPCM sostituendo la necessaria intesa con l’ espressione di un parere non vincolante. Di seguito si riportano in sintesi i contenuti oggetto dell’ accordo espresso in sede di Conferenza Unificata:
*incremento fino a 200 milioni di euro della somma di cui all’ art. 12 bis del DL 112/08 (articolo aggiunto dal DL 185 / 2008) stanziata a valere sulla dotazione dei circa 550 milioni (di cui all’ art. 21 del DL 159 / 2007) per consentire in tempi rapidi l’ attuazione di interventi di edilizia sovvenzionata a livello regionale. Successiva ripartizione delle risorse tra regioni e province autonome riconoscendo priorità agli interventi di competenza degli ex IACP o dei Comuni e già ricompresi nel Piano straordinario di edilizia residenziale e caratterizzati da immediata fattibilità. Tale immediata fattibilità dovrà essere accertata dal Ministero;
*ripristino, attraverso apposita modifica legislativa che intervenga sull’ attuale testo dell’ art. 11, comma 1, DL 112 / 2008 (come modificato dall’ art. 18 comma 4-bis del DL 185 / 2008) del ricorso alla necessaria intesa, in sede di conferenza unificata, con le regioni;
*reintegrazione dei 550 milioni di euro destinati alle regioni per il finanziamento del Piano straordinario di edilizia residenziale di cui al DM 28 / 12 / 2007.
La Conferenza ha espresso infine il proprio assenso sui contenuti del DPCM attuativo del Piano Casa (versione del 17 / 2 / 2009) esprimendo al contempo l’ opportunità che sia in ogni caso salvaguardato il ruolo di programmazione attribuito alle Regioni. Il DPCM dovrà passare ora al vaglio del CIPE.