La prima reazione dei costruttori alle misure di deregulation urbanistica allo studio del Governo è positiva e mette in conto gli importanti effetti sull’ occupazione, per quanto non ancora quantificabili. Il Governo mette le misure per l’ edilizia al primo posto tra i provvedimenti che possono ridurre l’ impatto della crisi. Stanziati 10,8 miliardi per il piano delle infrastrutture, anche se l’ Ance resta in attesa di un piano delle piccole opere immediatamente cantierabili. “Ne scorgo una prima traccia con il piano dell’ edilizia scolastica – dice Buzzetti, presidente dell’ Ance – ma bisogna lavorarci ancora”.
Bene, per l’Ance, anche l’approvazione del piano casa “per permettere ai Comuni di procedere con i piani operativi”. A proposito delle misure a sorpresa sulla deregulation, i costruttori vogliono vedere meglio cosa ci sia dentro, ma dalle parole di Berlusconi colgono subito tre segnali positivi per il settore. “Il primo – dice Buzzetti – è la premialità, anche in termini di cubature aggiuntive, per chi passa a soluzioni abitative puntando sul risparmio energetico; il secondo è la previsione della drastica riduzione dei tempi per il rilascio della concessione edilizia grazie alle semplificazioni urbanistiche che verrebbero introdotte; il terzo è il rilancio della demolizione e ricostruzione, anch’ essa incentivata, che può decollare entro qualche mese e produrre effetti interessanti in termini di investimenti nel medio periodo”.
Dalle parole di Buzzetti è chiaro che l’ Ance prende del piano del Governo soprattutto ciò che si sovrappone con le proposte che la stessa organizzazione lancia da mesi e, con più insistenza, negli ultimi tempi: gli incentivi al risparmio energetico (per cui l’ Ance aveva elaborato un piano di sgravi fiscali) e la forte semplificazione normativa e urbanistica. Maggiore prudenza, invece, sugli aspetti più estremi della proposta Berlusconi. “La totale abolizione della concessione edilizia – dice Buzzetti – mi pare più che altro una provocazione positiva, siamo convinti che tutto sarà reinserito nell’ ambito dei principi e delle norme nazionali dell’ urbanistica”.
Su questo, una rassicurazione è arrivata dallo stesso Berlusconi con la precisazione che non si permetteranno abusi edilizi. Nelle bozze diramate si parla di “deroghe al piano regolatore” che vanno evidentemente chiarite. Ma l’ Ance non esprime un giudizio netto neanche sul cuore della proposta del Governo, gli incentivi di cubature aggiuntive generalizzati. “Siamo convinti che bisogna darne a chi sposa oggi un’ edilizia a forte risparmio energetico: non dobbiamo perdere l’ occasione di agganciarci a questa innovazione, positiva sul piano tecnologico e su quello ambientale. Sul premio di cubatura generalizzato, la prima impressione è positiva, per le ragioni che ho detto, ma dobbiamo leggere meglio le carte”.