La Bce si prepara ad effettuare nuovi tagli dei tassi d’ interesse. Ad affermarlo è Joaquin Almunia, Commissario europeo agli affari economici e monetari. Secondo le prime indiscrezioni i tassi potrebbero essere ridotti ulteriormente all’ 1,5%.
“La politica monetaria dovrebbe essere espansiva”, ha dichiarato il Commissario precisando che, anche con misure di questo tipo e piani di stimolo fiscale, la situazione sui mercati finanziari non è migliorata. Il credito è molto debole, anche se ci sono segnali di stabilità”.
Secondo Almunia non va considerata l’ eventualità di una grande fusione all’ interno del sistema finanziario ed i Governi non permetteranno ai grandi istituti di fallire come Lehman Brothers. Il Commissario ha però evidenziato i rischi sull’ outlook economico dell’ Unione, inclusa la possibilità che si verifichino tendenze deflattive in alcuni Stati.
Ad essere convinto che ci sia ancora spazio per ulteriori manovre al ribasso sui tassi d’ interesse è anche Ewald Nowotny, membro del Consiglio direttivo della Bce. Nel corso di in un’ intervista rilasciata al Financial Times ha spiegato che la Bce sta discutendo sull’ uso di misure di politica monetaria non convenzionali. Tutto dipende da come si svilupperanno le cose. Il Consigliere ha inoltre ricordato che, stando alle stime, purtroppo quest’anno dovremo aspettarci tassi di crescita negativi per la maggior parte dei Paesi europei e del mondo.
L’ altra voce: mutui, 4% ampio
Dal ministero dell’ Economia nuove indicazioni per il contenimento degli importi. Aiuto per chi è in ritardo nei pagamenti e per le rate costanti. Rimborsi più vicini per chi rientra nell’ applicazione del “tetto” al 4% agli interessi da versare sui mutui a tasso variabile. La circolare 11434 del Ministero dell’ Economia e delle Finanze (datata 13 febbraio) contiene infatti nuovi chiarimenti in grado di dissipare alcuni dubbi sollevati sia dalle banche sia dagli stessi clienti, sul testo del decreto anticrisi (Dl 185/2008, convertito dalla legge 2/2009). La circolare stabilisce, in primo luogo, che anche i prestiti a rata costante (con tasso e durata variabile) avranno diritto all’ agevolazione. “In tal caso – si legge nella circolare – l’ effetto del contributo di Stato si evidenzierà sulla minor durata del mutuo piuttosto che sull’ ammontare della rata che, per contratto, rimane fissa al variare del parametro di indicizzazione”.
Fonte Il Sole 24 Ore