Uno spazio abitabile che anche in questo periodo ha ancora i suoi amatori. Basta la parola loft a farci sognare: il loft è, infatti, per eccellenza il sogno dello spazio, l’ immagine di un ambiente che rimanda al concetto di libertà piuttosto che di volume e superficie. Gli acquirenti di questo tipo di immobili sono per la maggior parte professionisti, in genere architetti, che lo utilizzano sia come ufficio che come abitazione, single e giovani coppie con una certa disponibilità di spesa. Ci troviamo quindi di fronte ad un mercato abbastanza di nicchia, di amatori del genere. L’ acquirente di un loft preferisce quasi sempre l’ utilizzo diretto, attratto soprattutto dagli spazi ampi che, in questo tipo di abitazione, sono destinati alla zona giorno e al bagno. Tuttavia in questo periodo il mercato del loft è in calo. E anche i loft sono penalizzati in quanto, accatastati come C3, non hanno subito il cambio di destinazione d’ uso e pertanto sono per definizione destinati allo svolgimento di arti e mestieri e quindi non utilizzabili come abitazione.
Essendo accatastato come C3 non può ottenere alcuni vantaggi, come le agevolazioni prima casa e la detrazione sugli interessi passivi sui mutui. Il cambio di destinazione d’ uso può essere fatto solo se sussistono determinati requisiti dettati dal regolamento edilizio comunale e dal Prg del Comune. La prima cosa da verificare è la zona funzionale in cui ricade l’ immobile, così come definita dalle norme di attuazione del Prg. Nel Comune di Milano se l’immobile ricade in una zona “I” il cambiamento di destinazione d’ uso non è consentito. Lo si può fare se ricade in una zona definita “R” o “I/R”.
Se si debbono effettuare opere edilizie, che necessitano di concessione edilizia o autorizzazione edilizia o a denuncia di inizio attività, i mutamenti di destinazione d’ uso devono essere sottoposti alla medesima autorizzazione, concessione e denuncia inizio attività. I mutamenti di destinazione d’ uso che non comportano la realizzazione di opere edilizie sono soggetti a preventiva comunicazione dell’ interessato al Comune ad esclusione di quelli riguardanti unità immobiliari la cui superficie lorda non sia superiore a 150 mq, per i quali la comunicazione non è richiesta (in questo caso si parla di cambio di destinazione d’ uso temporaneo).
Ai fini della trasformazione dell’ immobile, è importante considerare il rapporto aero – illuminante (che cambia da Comune a Comune). Quando si prende in considerazione l’ idea di acquistare un loft è opportuno farlo in una zona servita ed informarsi bene sui costi di gestione (i costi per il riscaldamento, ad esempio, incidono notevolmente) e, se inserito in un contesto condominiale, verificare il regolamento condominiale perché potrebbe prevedere che i piani terra restino negozi, uffici o laboratori.
Fonte: Tecnocasa
maristella germani 18 Marzo 2009 il 13:16
sono in procinto di acquistare un loft e volevo chiedervi:se io al momento non volessi fare il cambio d’uso(non so se sia possibile),il loft in questione risulta essere un c1,a me personalmente serve come appoggio perchè non mi interessa la residenza,quali sono i problemi legali a cui potrei andare incontro? momentaneamente a me occorre come appoggio,sono un artista,faccio mostre e mi sposto in tutta italia,sono in possesso di un altra casa dove ho residenza anche se non nel lazio,la mia preoccupazione è solo quella a livello legale,se posso avere problemi inquanto non posso dormirci ,abitarci insomma.grazie.