Da alcuni anni l’ energia elettrica da fonti rinnovabili è incentivata con il rilascio di certificati verdi. Con il nuovo Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico il produttore di energie alternative potrà chiedere un incentivo fisso invece del certificato verde se produce energia con impianti non superiori a 1 Mw. Stessa norma per il fotovoltaico. Per l’ energia eolica, invece, l’ impianto non potrà avere potenza superiore ai 200 kW.
Il diritto di scegliere fra certificati verdi e tariffa fissa deve essere comunicato all’ atto della prima richiesta al GSE, Gestore del servizio elettrico. Prima della fine del periodo, è possibile un solo passaggio fra i sistemi di incentivazione. La durata del nuovo sistema è ridotta del periodo di cui si è fruito con il precedente sistema.
Entriamo nel dettaglio. Dal 2001 gli impianti che producono o importano energia elettrica da fonti non rinnovabili devono immettere nel sistema una quota derivante dalle energie alternative.
Le fonti rinnovabili più note sono il solare, l’ eolico, l’ idrico, il geotermico e quelle derivate da moto ondoso, rifiuti organici e prodotti vegetali trasformati, ma oggi nel conto energia va compresa anche quella generata da agricoltura e allevamento di animali, come biomasse e biogas: queste fonti possono beneficiare delle agevolazioni. Secondo le nuove norme, poi, hanno diritto agli incentivi anche i sottoprodotti ottenuti nell’ ambito di intese di filiera oppure contratti quadro o di filiere corte, comprese entro il raggio di 70 chilometri dall’impianto che li utilizza per produrre energia elettrica.
Un aumento degli incentivi è predisposto dalla Finanziaria 2008 anche per i costi da sostenere per l’ individuazione dei siti, l’ autorizzazione e il collegamento alla rete per i nuovi impianti.
Energie rinnovabili: certificati verdi e incentivi. Nuove norme
di 19 Febbraio 2009Commenta