Cresciuti di circa il 35% nel 2008 gli impianti, confermando la progressiva diffusione di questa fonte pulita nel sistema elettrico nazionale. Il successo della Fiera – Convegno internazionale svoltasi di recente a Stoccarda su energie eoliche e casa passiva lo conferma: il 2008 è stato l’ anno record per l’ energia eolica nel nostro Paese. Una crescita che non ha ancora raggiunto gli standard europei, ma certamente in linea con gli obiettivi comunitari per quanto riguarda le fonti rinnovabili al 2020.
Nell’ anno appena trascorso il settore eolico italiano ha registrato un record assoluto: la nuova potenza installata ha raggiunto i 3.736,47 MW e la produzione elettrica è pari a oltre 6 Twh, pari a quasi il 2% del Consumo Interno Lordo.
Grande soddisfazione per ANEV-APER – ENEA – GSE: un record eccezionale, pur raggiunto attraverso le tante difficoltà degli iter per le autorizzazioni e le assurde burocrazie per la connessione dei nuovi impianti. E al tutto si aggiunge la mancanza di una ripartizione regionale dell’ obiettivo nazionale.
I risultati fin qui raggiunti sono positivi e in linea con i nuovi obiettivi comunitari al 2020, come già evidenziato, ma è necessario che le Istituzioni e tutti i soggetti interessati interagiscano con efficacia e unità d’intenti. Non è ancora completo, infatti, il quadro normativo nonostante le recenti novità del D. M. Rinnovabili, in quanto mancano i decreti attuativi sull’Autorizzazione Unica Semplificata, linee guida nazionali, la ripartizione dell’ obiettivo nazionale sulle singole Regioni.
E tuttavia i risultati del 2008 bastano a rimettere l’ Italia in pista, riducendo il ritardo accumulato, e rappresentano un ottimo punto di partenza verso nuovi e più significativi traguardi. Purché venga stabilita la ripartizione dell’ obbligo fra le Regioni, semplificate le connessioni oltre che l’ iter autorizzativo unico. Solo a tali condizioni l’ eolico potrà svolgere più efficacemente il ruolo che gli compete.
Fonte: Ufficio Comunicazione APER