Analizzando nel dettaglio i diversi comparti in cui si articola il settore italiano delle costruzioni, il 2008 registra, secondo Nomisma, una significativa inversione del trend crescente che da anni connota l’ edilizia abitativa. La stima di flessione, in termini reali, dei livelli produttivi è mediamente pari al -1%, sintesi di una performance particolarmente negativa evidenziata dalle nuove costruzioni residenziali (-2,8%) e di un modesto incremento delle attività di recupero e manutenzione (+0,7%).
Questa flessione nell’ edilizia residenziale è da imputare, secondo le imprese oggetto dell’ indagine Nomisma, al progressivo esaurimento dei numerosi interventi cantierizzati fino al primo semestre del 2006, a una contrazione delle nuove iniziative messe in opera nei semestri successivi e a un rallentamento dei cantieri in corso, visto l’ incerto quadro congiunturale che connota il contesto economico e finanziario attuale (e alla debolezza della domanda), con particolare riferimento alle problematiche che hanno colpito il sistema del credito rivolto allo sviluppo di nuove iniziative immobiliari.
Un altro elemento di preoccupazione per gli operatori edili riguarda la tenuta della domanda di nuove abitazioni la quale, dopo anni di performance eccezionali, sembra ora segnare il passo. Per quanto riguarda, invece, gli interventi di recupero dell’ esistente, il lieve tasso di incremento stimato per il 2008 (+0,7% in termini reali rispetto al 2007) risulta ancora una volta alimentato dalle agevolazioni fiscali sulle spese di ristrutturazione edilizia in quanto, nei primi sette mesi del 2008, i contribuenti che hanno beneficiato della detrazione del 36% sono risultati pari a 221.074 unità, il dato più alto tra quelli riscontrati nei primi sette mesi di ogni anno dal 1998 a oggi (a esclusione del 2007, che rappresenta l’anno record per il numero di domande presentate).
(a cura di A.C.)